Consiglio comunale d’urgenza. I civici disertano

Sarà una seduta del consiglio comunale a metà o poco più, quella che si terrà (o meglio, si sta tenendo) oggi nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco. La riunione è stata convocata d’urgenza lo scorso mercoledì, nonostante fossero trascorse appena 48 ore dall’ultima seduta.

A “boicottare” la riunione, che prevede come punto all’ordine del giorno l’approvazione, per l’annualità 2022, delle riduzioni tariffarie a favore delle utenze non domestiche previste per contrastare le criticità dei mercati dell’energia, sarà la componente civica formata da Franco Di Rocco, Luigi Santilli e Andrea Gerosolimo. Quest’ultimo già assente nella seduta di lunedì scorso.

“Quest’oggi si terrà un Consiglio Comunale urgente ma non saremo presenti – scrivono i civici – Non contestiamo la delibera in discussione che ci vede favorevoli e, seppur in parte, permetterà di alleggerire il costo della TARI per le attività commerciali. Quello che contestiamo è il metodo con il quale è stata convocata la seduta”.

“Ancora una volta – c si è preferito piegare il regolamento, non è stato infatti formalmente riunito l’Ufficio di Presidenza nonostante avessimo già avanzato perplessità sulla regolarità della convocazione e non è stata fornita la delibera all’atto della convocazione, ci è stata fornita solo successivamente e su nostra richiesta. Inoltre considerata la data riportata in delibera sarebbe stato possibile mettere a conoscenza i Consiglieri del contenuto in maniera informale al termine della scorsa seduta. Riteniamo doveroso fin da subito riportare il Consiglio sui binari tracciati dal regolamento e chiedendo il rispetto del rapporto istituzionale tra maggioranza e opposizione non saremo presenti in aula”.

In aula, invece, tra i banchi dell’opposizione si sono regolarmente presentati i consiglieri Antonietta La Porta e Salvatore Zavarella. Assente Vittorio Masci, mentre tra la maggioranza non è presente Francesco Perrotta.

2 Commenti su "Consiglio comunale d’urgenza. I civici disertano"

  1. La famosa “QUESTIONE DI PRINCIPIO” con la quale giustificare squallidi tentativi di mettere in difficoltà un’amministrazione, ma chiedono il voto perché devono amministrare nell’interesse della collettività, poveri loro ma ancor peggio noi.

  2. Elisabetta Bianchi | 29 Luglio 2022 at 20:06 | Rispondi

    caos calmo

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