Zona rossa, la sindaca va avanti. La Porta: “Isterismo e inadeguatezza”

La sindaca di Sulmona Annamaria Casini va avanti, nonostante l’invito alla cautela dei consiglieri comunali e della sua stessa maggioranza e nonostante il chiaro stop dato dalla Asl che è poi l’organo di riferimento della politica nell’assunzione dei provvedimenti contro il Coronavirus.
Così questa mattina la prima cittadina di Sulmona ha inoltrato formalmente al presidente della Regione Marco Marsilio e all’assessora Nicoletta Verì, la richiesta di istituzione in città della zona rossa. “I casi di contagio da Coronavirus accertati nella nostra città sono saliti a 38, di cui 34 tra i pazienti ed il personale della casa di cura San Raffaele – scrive la Casini -. Un numero preoccupante che rende elevata la probabilità di una notevole diffusione dell’epidemia tra la popolazione a Sulmona ed è per questo che ora occorre stringere e mettere in sicurezza l’intera città con un provvedimento regionale”. La sindaca incassa dalla sua l’approvazione della senatrice Gabriella Di Girolamo che sottolinea come comunque dovrà essere il Crea a valutare l’opportunità di attivarla.


Una decisione quella della sindaca che ha al contrario provocato la durissima reazione della Lega e della consigliera regionale Antonietta La Porta: “Ho  assistito ad un crescendo isterico di dichiarazioni e prese di posizione – commenta La Porta – senza alcun fondamento, buone soltanto per tenere attivi i social  il cui risultato è stato finora pari a ZERO”. Con tanto di maiuscolo e neretto.
“Prima di creare inutile allarmismo un sindaco dovrebbe informarsi (magari anche telefonando) e relazionarsi (senza  annunciarlo) con  gli organi ufficiali, la Asl in primis – continua la consigliera regionale -. Altrimenti si costringono le persone che operano in prima linea a dover dedicare tempo prezioso, a precisare e rispondere agli strilli lanciati attraverso i social”. 
Per chiarire a Sulmona “nessuna zona rossa, benché la situazione del San Raffaele sia molto critica, sono state attivate tutte le procedure tese al controllo e alla limitazione dei casi”.
Quello della sindaca è per la consigliera della Lega “un immotivato allarmismo tra i cittadini. Ho parlato con il presidente Marsilio, l’assessore Veri, la Asl, (senza scriverlo su Facebook) – continua La Porta -, tutti dicono che la zona rossa per una città come Sulmona sarebbe una misura durissima sia per chi la subisce che per chi la dovrebbe gestire e deve essere l’ultima ratio. Ma si sono comunque detti pronti ad attuare ogni utile misura in caso di necessità. Ribadisco però che non bisogna lasciarsi prendere dall’isterismo e fare dichiarazioni senza senso, semmai prima informarsi”. 


Non solo, ce n’è anche per la decisione “indecente e vergognosa” di ricorrere ad un appalto per buoni spesa: “La Casini non perde mai l’occasione di dimostrare la sua inadeguatezza – conclude la nota della consigliera regionale -, le sue gesta purtroppo per noi l’hanno resa famosa, anche in questo caso bastava fare una semplice  telefonata, al Comune di  Pratola o di Castel di Sangro”.

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