La sua conclusione era attesa inizialmente per l’autunno, ma come da copione le procedure si sono dilungate così da iniziare i lavori a fine inverno. Per la zipline di Pacentro gli interventi sono iniziati qualche giorno fa, una attrazione che punta a far da richiamo al settore turistico lì dove, si stima, le presenze dovrebbero essere triplicate con la sua attivazione. La ditta trentina, specializzata nel montaggio, ha iniziato così la prima fase di intervento che prevede la saldatura delle basi delle palizzate e poi, con l’ausilio di un elicottero, l’allungamento del filo lungo quasi un chilometro dal quale gli amanti del volo potranno poi lanciarsi. Un sospiro di sollievo per l’amministrazione Angelilli che ha fortemente sponsorizzato l’opera, finanziata con 280mila euro di fondi Fas.
Sulla gestione della struttura, che nei fatti attraversa il paese, il nodo è ancora da sciogliere. “Per il momento l’esigenza è quella di ultimare i lavori- spiega il primo cittadino-, abbiamo avuto diverse difficoltà ed il fatto che si sia in questa fase è già un successo”. Per un bando di gestione, quindi, c’è ancora da aspettare, ma la speranza è che per l’estate tutto si concluda al meglio e la struttura definitivamente aperta al pubblico. Certo è che la zipline pacentrana potrebbe entrare di diritto tra le più esclusive attrazioni del centro sud, di strutture di questo tipo ce n’è solo una in Basilicata.
Inizia, in un certo senso, a chiudersi il cerchio attorno alle esigenze della comunità pacentrana che, tra le altre cose, ha visto qualche giorno fa una decisiva svolta anche per l’apertura della strada provinciale 487. Aperte le buste si spera che nel giro di un paio di mesi al massimo i lavori vengano definitivamente affidati. Una svolta perché il piccolo borgo alle porte del Parco che punta molto sul settore turistico, sulla raggiungibilità del paese che, con la chiusura di questa strada, è stato fortemente penalizzato anche nelle attività produttive.
Simona Pace
Se riescono a portare in un paesetto dell’entroterra della Basilicata, con delle “strade” al limite della praticabilità, 2/3 pulmann al giorno nei mesi caldi immagino che anche qui si possa essere ottimisti. Anche perché il lancio è veramente emozionante.
Però vista la capacità tutta nostra di autolesionismo non ci resta che incrociare le dita e sperare che tutto fili liscio.