Una ZES unica per il Mezzogiorno: è ciò che prevede il “Decreto Sud” arrivato sul tavolo del Consiglio dei ministri. La Zona economica speciale accorperà Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Sicilia, Campania e Sardegna dal prossimo 1 gennaio 2024, facendo così decadere gli attuali commissari. Un provvedimento che non è piaciuto al coordinatore regionale di Italia Viva, Camillo D’Alessandro, che non ha risparmiato critiche sulla scelta del Governo.
“Grazie al nostro lavoro guadagnammo la programmazione e le risorse delle ZES – spiega D’Alessandro -, d’intesa con l’allora Ministro De Vincentis. Dopo il colpevole ritardo nella zonizzazione finalmente si è partiti, ed il Governo nazionale che fa ? Supera la filosofia stessa delle ZES che devono essere un abito cucito Regione per Regione, accorpandole e facendoci perdere la futura governance delle decisioni e della programmazione”.
“E’ una scelta schizofrenica, da un lato avanza l’ignominia dell’autonomia differenziata, dall’altro fanno il contrario, cioè l’accentramento delle ZES. Insomma quando si tratta di pagare c’è l’autonomia differenziata, quando c’è da gestire le risorse si accentrano. Le Regioni Puglia e Campania ringraziano, l’Abruzzo rimane silente con una macchina in corsa. Misteri”.
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