Vivere la montagna e i suoi benefici: a Campo di Giove la settima edizione di “Seminare il Futuro”

Dei benefici del vivere in montagna rispetto alle aree urbanizzate si è parlato in occasione della settima edizione di Seminare il Futuro. Un evento che a Campo di Giove ha visto la cooperativa Tavola Rotonda impegnata in un week end dedicato alla montagna e ai suoi benefici in un contesto, oggi divenuto globale, di rivalutazione di quelle zone montane da più di un secolo fortemente penalizzate.

Come la stessa Campo di Giove dove sabato si è parlato di “apicoltura come strumento di coesione sociale, di erbe selvatiche e di grano solina” mentre domenica, dopo una visita guidata al centro storico, visitatori e turisti sono stati accolti dagli stand gastronomici allestiti nel cortile di Palazzo Nanni. Per gustare i prodotti tipici locali come i “fagioloni bianchi” di Campo di Giove che, oltre alla qualità “gialletto campogiovese”, sono stati oggetto di ricerca da parte dell’università di Perugia che ne ha “evidenziato peculiarità e proprietà organolettiche”. Argomento trattato nel corso del convegno Biodiversità ed economia dell’abitare rurale al quale sono intervenuti oltre al sindaco di Campo di Giove Michele Di Gesualdo anche l’agronomo del parco nazionale della Maiella Marco Di Santo, il naturalista botanico Aurelio Manzi e il coordinatore Cooperative di Comunità della Confcooperative Habitat Massimo Monetti.

Il convegno, moderato da Luciana Mastrolonardo del dipartimento di architettura dell’università di “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, ha poi offerto l’occasione di pensare a “nuovi paradigmi turistici, culturali, innovativi per concepire il vivere la montagna con benessere”; tema legato ai prodotti tipici ed esclusivi che danno identità e ricchezza ai territori, quegli stessi prodotti che la “Banca dei semi” del parco nazionale della Maiella intende preservare dall’omologazione.

Ma anche di “una nuova formula strategica per lo sviluppo locale” si è parlato durante il convegno dove il pubblico ha contribuito ad arricchire il discorso su un “partenariato tra istituzioni e cooperative di comunità in cui i cittadini sono gli imprenditori”, esperienza che a Campo di Giove sta vedendo la sua realizzazione. Tra gli interventi del pubblico anche quello di un medico di Roma che, profondo conoscitore del territorio montano, ha illustrato il modello della Forest Therapy da lui stesso già attuata da alcuni mesi con notevoli effetti terapeutici. Nata in Giappone, la trerapia forestale permette di curare varie patologie anche “con il fruscio delle acque correnti delle sorgenti montane” grazie alla lunghezza d’onda sonora.

Ad allietare l’evento la musica del gruppo spontaneo Gli amici del Du’ Bott di Sulmona con la presenza del musicista Berardino Di Iorio, classe 1934, che all’età di 80 anni continua ancora a suonare quella fisarmonica dalla quale non si è mai separato.

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