Vita indipendente, in catene davanti alla Regione. La Cgil prepara la protesta

Catene e lucchetti sotto l’albero. Cresce la mobilitazione della Cgil, per protestare contro l’esiguo numero di risorse messe a disposizione per la Vita indipendente dalla Regione Abruzzo. Lunedì altra giornata rovente. L’antivigilia porterà il presidio del sindacato, dei disabili e delle loro famiglie, al cuore pulsante dell’assessorato regionale alle Politiche Sociali. Alle 10:00 l’inizio della manifestazione, a Pescara, in quel di via Passolanciano, dove sono ubicati gli uffici preposti al sociale. I vertici sindacali della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e della Cgil politiche per la disabilità, Claudio Ferrante, sono pronti a incatenarsi in segno di protesta, come già anticipato nei giorni scorsi.

“Bisogna trovare subito una soluzione – spiegano i due -. Ci auguriamo, inoltre, che l’assessore Santangelo sia disposto a riceverci e ad ascoltare le nostre ragioni. Per finanziare tutte le 680 istanze presentate servono altri tre milioni di euro. Chiediamo che venga proposta e approvata in Consiglio regionale – vanno avanti i due rappresentanti della Cgil – una variazione di bilancio che consenta di reperire le risorse necessarie. Non possiamo consentire che oltre 300 persone con disabilità grave non possano avere una vita indipendente e dignitosa. Sarebbe una gravissima sconfitta per l’Abruzzo”.

Sulle risorse per la Vita indipendente iniziano a vedersi i risultati della mobilitazione, con un primo passo importante. La Regione ha reperito altri due milioni di euro, che si aggiungono agli 850mila già stanziati, consentendo così di approvare quasi la metà delle 680 domande presentate.

“E’ sì un risultato, ma non è assolutamente sufficiente – sottolineano -. E’ indispensabile che tutti i progetti di Vita indipendente vengano finanziati, perché riguardano le persone con disabilità grave, la loro autonomia, la loro libertà. La mobilitazione va avanti e, come preannunciato, lunedì manifesteremo per chiedere risposte”.

“L’articolo 13 dello Statuto regionale – ribadiscono – stabilisce che il Consiglio Regionale adempie ai compiti previsti dalla Costituzione della Repubblica e dunque è indispensabile attuarne l’articolo 3, secondo cui ‘è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese’. Così come le istituzioni della nostra Repubblica sono impegnate all’attuazione dell’articolo 19 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, che riconosce l’uguale diritto di tutte le persone con disabilità a vivere in modo indipendente e ad essere incluse nella collettività, con la libertà di scegliere e controllare la propria vita”.

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