Doveva restare agli arresti domiciliari a Raiano, suo paese, ma più volte si è recato a Prezza, non si sa bene per fare cosa. Fatto è che oggi per Pierfranco D’Aprile, 63 anni, è scattato il trasferimento in carcere. Lo ha deciso il giudice del tribunale di Sorveglianza che, accertata la reiterata violazione dell’obbligo di restrizione in casa, ha deciso di aggravare la misura ordinando la traduzione dietro le sbarre.
Ordinanza eseguita dai carabinieri che hanno così apparecchiato per l’uomo il pranzo di Ferragosto al fresco.
D’Aprile deve scontare una pena di un anno e cinque giorni di reclusione perché condannato in via definitiva per i reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, guida in stato di ebrezza e violazione del foglio di via.
Ma come non si sa per fare cosa? Chiunque conosca le piaghe del territorio sa benissimo cosa ci si va a fare a Prezza….. .