Dopo essere arrivata alla Procura della Repubblica, la vicenda della villa in via Tratturo è giunta anche sui banchi dell’aula consiliare di Palazzo San Francesco. L’interrogazione presentata questa mattina dall’opposizione su come quella struttura sia “spuntata” lì, a meno di centocinquanta metri dal fiume Gizio e a due passi dal tratturo Celano-Foggia, non ha portato le risposte sperate dai comitati per l’ambiente. Sindaco e assessore all’Urbanistica, Sergio Berardi, sono stati etichettati come Ponzio Pilato e assessore passacarte dal presidente del comitato, Mario Pizzola, le risposte evase in merito alla domanda posta dalla consigliera comunale Teresa Nannarone.
“Nessuna risposta scritta e firmata dal sindaco o dall’assessore è stata redatta e consegnata alla sottoscritta – ha commentato Teresa Nannarone, che da un anno si interroga su come quella villa sia stata costruita -. E la politica? e la trasparenza? Dove sono finite? Perché oggi, di nuovo, è stata scritta una brutta pagina di assenza della Politica perché è mancata l’assunzione delle responsabilità da chi rappresenta l’Ente, cioè dal Sindaco, destinatario delle mie istanze. E’ già successo che dall’essere “tutto a posto” nulla fosse a posto, e questo dovrebbe spingere gli occupanti di Palazzo a cercare loro per primi di capire come stanno veramente le cose in Via Tratturo, invece di dare risposte devianti. Dal canto mio aspetto comunque una risposta scritta, perché non voglio credere che si possa arrivare ad amministrare in maniera così disinvolta la cosa pubblica. Diversamente valuterò serenamente cosa sia ancora doveroso fare da parte mia per avere le giuste risposte”.
Un quesito semplice, ossia in base a quali norme sia stato possibile trasformare una baracca, già abusiva, in un edificio residenziale, su un’area classificata dal PRG a parco urbano e territoriale. Per di più con i soldi pubblici, provenienti dal Superbonus 110%. Una decisione, quella dei tecnici, “insindacabile”, come ha spiegato Gianfranco Di Piro. Berardi, invece, ha letto in aula una lettera a firma del dirigente responsabile, Franco Raulli. “L’edificio è legittimato da un condono edilizio – ha commentato Berardi -. Per cui può essere oggetto ad una modifica della destinazione d’uso”.
“Insomma – scrive Pizzola – a questo punto perché non aboliamo l’elezione diretta del sindaco e la giunta municipale ed affidiamo tutto il potere dell’amministrazione comunale ai dirigenti tecnici?”.
Una seduta terminata con l’amaro in bocca per i comitati per l’ambiente. Una battaglia che è destinata a non terminare qui, visti gli otto accessi agli atti pervenuti al Comune di Sulmona. Di questi, due sono stati respinti in quanto “non qualificabili in istanze documentali o altro”. Ad avere le carte, però, è la magistratura che al momento sta visionando gli atti e che presto si esprimerà nel merito.
Se poco poco il proprietario dovesse avere le carte in regola…..spero deduci per diffamazione tutti quelli che hanno dato fiato alla tromba.
Sta diventato un accanimento mediatico senza precedenti .
… ecco, appunto, se le carte e tutte le autorizzazioni sono state rilasciate rispettando le Leggi e i regolamenti vigenti, mi domando per quale motivo non vengono messe a disposizione di chi ne fa richiesta con l’accesso agli Atti… in particolare della consigliera nonché Avvocata Teresa Nannarone, e di tutti i consiglieri di “ minoranza”, che da un anno si interroga/no su come quella villa sia stata costruita?
Insomma – scrive Pizzola – a questo punto perché non aboliamo l’elezione diretta del sindaco e la giunta municipale ed affidiamo tutto il potere dell’amministrazione comunale ai dirigenti tecnici?”
Ma magari!
Tanto con i principi attuali di “democrazia” e “rappresentanza” il consiglio rappresenta tutto tranne che i diritti e le idee di chi vota e rappresentano solo un intralcio al fare qualsiasi cosa.
Comunque Il sig Pizzola fa parte della giunta o del Consiglio?
Peccato che la riforma bassanini sulla pubblica amministrazione che di fatto espropriati qualsivoglia controllo degli amministratori sulla struttura amministrativa e’ stata una legge di sinistra sull’onda delle riforme post tangentopoli. Bel disastro!
Ancora con sta storia!!!
Basta con le chiacchiere e le prese in giro! È inaccettabile che il consiglio comunale di Sulmona continui a perdere tempo su questioni banali mentre la nostra città affonda nel degrado e lo spopolamento diventa sempre più drammatico.
Dove sono le interrogazioni sul degrado urbano? Dove sono le proposte concrete per creare posti di lavoro e invertire la rotta dello spopolamento? I cittadini di Sulmona sono stanchi di parole vuote e reclamano azioni concrete!
Interrogo i comitati: avete una strategia per affrontare il degrado e lo spopolamento della nostra città? Se sì, fateci sapere quali sono le vostre proposte. Se no, è ora di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro!
Rivolgo la stessa domanda all’intero consiglio comunale, sia a maggioranza che a opposizione: avete una strategia per il futuro di Sulmona? Cosa intendete fare per contrastare il degrado e creare nuove opportunità per i cittadini?
Non possiamo più permetterci di aspettare. È tempo di agire ora, con decisione e con un piano concreto per il rilancio di Sulmona.
Buona serata a tutti
Caro Mente Aperta, a parte il fatto che i comitati fanno quello che vogliono e non hanno di certo la responsabilità di risolvere i problemi di Sulmona, ma sostenere che la legalità sia una perdita di tempo é curioso.
A me fa ridere chi come te si lamenta con l’amministrazione comunale perché non crea “nuove opportunità per i cittadini”. Quali cittadini? Quelli che votano in cambio del posto al Cogesa di turno? Quelli che si sfondano di cocaina nei bagni pubblici dei bar? Quelli che non trovano lavoro perché non hanno fatto un cazzo per tutta la vita, non hanno studiato o si sono laureati in sociologia, e ora pretendono che qualcuno risolva i loro problemi (ovviamente a patto che il posto di lavoro sia in un raggio massimo di 5 km da casa, che gli orari non siano scomodi e che non sia richiesta la conoscenza dell’inglese)? Quali esercizi commerciali? Quelli che pagano quattro lire i lavoratori, rigorosamente con contratto a cottimo? Quelli che non fanno uno scontrino neanche a morire e poi si lamentano dei dipendenti pubblici che rubano lo stipendio? Quello che sono tecnicamente falliti, non producono alcun valore per la collettività, incapaci, che pretendono di imporre la propria visione illuminata sulla chiusura alle auto del centro storico?
Stai bene a fare piani di rilancio!
Una cosa un Comune può fare per i cittadini: essere efficiente, trasparente e rigoroso nell’applicazione delle norme.
Hai perfettamente ragione!!! Su tutto 👍
Sta volta leggo un commento con le palle !
Concordo con Mario S al 100%
10 minuti di applausi per un commento in una cittadina propensa alla spopolazione alla fame di lavoro . bravo Mario . sicuramente sei un dipendente pubblico .
Diciamo che, con quello che pago di tasse, ne finanzio un paio di dipendenti pubblici.
MarioS
Non sei degno neanche di ricevere risposta
Per quante idiozie hai scritto e con toni arroganti
Apri la mente ………………
Buon fine settimana
Sono confuso, perché dici che non mi rispondi, ma poi mi rispondi.
Mente aperta! Ma per piacere