Vigili del fuoco, il Demanio blocca l’accordo per la nuova caserma

Il cancello carrabile lo hanno ritinteggiato qualche giorno fa: i vigili del fuoco di Sulmona hanno capito forse che quell’edificio della Provincia, tra via circonvallazione occidentale e via Tratturo, resterà probabilmente ancora a lungo “casa loro”. Della nuova caserma, quella che sembrava ormai cosa fatta, infatti, sembrano essersene perse le tracce. O meglio le tracce hanno portato direttamente in un “burrone”.


A dispetto dell’ottimismo di marzo scorso, quando all’indomani della conferenza dei servizi la nuova caserma sembrava cosa fatta, il progetto a quanto pare si è arenato di fronte all’alt imposto da una dirigente del Demanio che ha ritenuto la procedura seguita non a prova di burocrazia.
Alla fine di marzo, in pratica, era stato raggiunto un accordo tra il Comune, la Casa Santa dell’Annunziata e il ministero, per realizzare la nuova caserma, di cui si parla (e si hanno i soldi) da circa un decennio, su alcuni terreni lungo la strada statale 17, nei pressi del bivio con la provinciale Morronese. Quasi due ettari di terreno, in una posizione strategica dal punto di vista logistico, che la Casa Santa avrebbe messo a disposizione (con tanto di nulla osta rilasciato dalla Regione a luglio) ad un prezzo molto basso (circa 80mila euro), con il Comune che si era impegnato a cambiarne la destinazione urbanistica (da agricola ad edificabile) e il ministero pronto ad investire circa 2 milioni di euro per costruire la caserma, con tanto di elisuperficie per gli elicotteri.


Un presidio di sicurezza nel cuore dei Parchi nazionali che, però, per il momento non si farà. Il Demanio, infatti, ha ritenuto non sufficiente la procedura della conferenza dei servizi e dell’accordo di programma, optando, ora, per un avviso pubblico di manifestazione di interessi. Avviso al quale la Casa Santa non potrà rispondere, perché quello che il Demanio chiederà sarà un terreno già con la destinazione edificabile. Di privati che abbiano una disponibilità di terreni così ampia in quell’area strategica, d’altro canto, non ce ne sono e così l’ipotesi di una nuova caserma si allontana. Né sembra percorribile l’ipotesi che sia il Comune ad acquistare l’area dalla Casa Santa per poi cederla al Demanio.
Insomma una cosa semplice e che vedeva tutti d’accordo, e che a tutti conveniva, trasformata in un problema insormontabile.
Sempre che Pratola, che già aveva offerto la sua disponibilità, non riesca a sostituirsi a Sulmona.

4 Commenti su "Vigili del fuoco, il Demanio blocca l’accordo per la nuova caserma"

  1. 80000 euro 2 ettari di terreno agricolo? A 40000 euro è già ben pagato! Le autorità dovrebbero approfondire la cosa.

  2. bene,sicuramente il responsabile funzionario/dirigente non e’ un suddito,non e’ sul libro paga del marsicano,guarda caso quello degli investimenti sui confinanti terreni,che con un bel trucco:”generosita’/disinteresse “,diventano tutti edificabili… burocrazia?attenzione rispetto dei doveri,efficienza,scrupolosita’,capacita’,ecc,o no?

  3. Il valore dei terreni agricoli adiacenti a Sulmona hanno una valutazione di 4.00 euro al metro quadro, in merito basta chiedere all’Agenzia delle Entrate per la conferma. Quindi il prezzo è congruo e conveniente per terreni agricoli adiacenti ad una strada principale a scorrimento.
    Semmai non si comprende come un Comune di 24.000 abitanti, con un accordo tra Enti sottoscritto, non abbia gli 80.000 euro più le spese dell’Atto notarile per acquistare il terreno, approvare immediatamente in Consiglio una variante di scopo e contestualmente venderlo al Ministero degli Interni per la realizzazione della caserma dei Vigili del Fuoco.
    Opera Finanziata da decenni e da decenni ancora non realizzata. Questa è incapacità politica/amministrativa ai massimi livelli di ogni colore politico. A meno che sotto sotto…si è sempre lavorato per altri e inconfessabili interessi.
    A pensar male è peccato, ma con questi politici ci si azzecca sempre.

  4. Antonio Luccitti | 24 Novembre 2019 at 11:42 | Rispondi

    Non si parla più da decenni della gestione della Casa dell’Annunziata.
    Tanto tempo fa aveva possedimenti estesissimi in Puglia, ma rendevano poco per la cattiva gestione dell’amministrazione Casa Santa, che inspiegabilmente non aggiornava ai costi moderni i canoni d’affitto.
    Tutto è a posto, ora, nel feudo in Puglia?
    O il feudo è stato ceduto?
    Perché non fate una ricerca in proposito?
    Sarebbe un ‘opera meritoria la vostra.

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