E’ una condanna al territorio. I circoli Pd di Pratola Peligna, Raiano, Pacentro e dal gruppo interno al circolo di Sulmona (Fronte Democratico) reagiscono così alla nomina dell’avvocato Vincenzo Margiotta alla presidenza del Cogesa, candidatura chiesta ed ottenuta dall’assessore regionale Andrea Gerosolimo con la votazione di soli 16 sindaci a fronte degli oltre 50 soci.
Un metodo devastante per il territorio tuona il Pd peligno che aggiunge: “Il presidente del Cogesa è stato nominato a colpi di quote societarie, con il placet di soli 12 sindaci soci che detengono le quote maggiori di azioni, 672 su 1200, in un clima di tensione che ha visto oltre 30 sindaci abbandonare l’assemblea. Una scelta- aggiungono i democrat- che rende manifesta un’arroganza ormai fuori controllo da parte di chi, senza alcun rispetto della maggioranza dei sindaci e delle comunità che rappresentano, mira ad occupare in modo famelico tutte le postazioni di gestione dei servizi anteponendo il proprio interesse personale a quello dei cittadini di tutto il territorio ai quali, fino ad oggi, attraverso un metodo condiviso, sono stati garantiti servizi puntuali per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti da parte del Cogesa”.
Il Pd non risparmia neanche l’infelice proposta del sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, di affiancare a Margiotta, almeno il primo anno, la consulenza retribuita del presidente uscente Giuseppe Quaglia. Idea che, appunto, “certifica come non ci fosse alcun bisogno di procedere alla nomina dell’avvocato Margiotta, se non con lo scopo di creare una poltrona in più, con un ulteriore esborso di denaro pubblico che graverà sulle tasche dei cittadini” conclude la nota.
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