Quindici anni di reti arancioni e transenne da cantiere. Via del Conservatorio rischia di cadere nell’oblio, con quello sbarramento che impedisce l’accesso a Palazzo San Cosimo (o a quel che ne resta) e a quello stabile di proprietà della Casa Santa dell’Annunziata che, nonostante gli appelli di cittadini e istituzioni, resta in una situazione di abbandono.
L’ultimo monito, in ordine di tempo, l’aveva lanciato il consigliere comunale pentastellato, Angelo D’Aloisio. Una missiva a sua firma, cinque mesi fa, per un incontro con il Commissario, Armando Valeri, per fare il punto della situazione.
Centocinquanta giorni dopo quella lettera, la situazione attuale è decisamente peggiorata. Le puntellature che dovevano garantire la messa in sicurezza dello stabile sono praticamente divelte, e la strada adiacente continua a essere utilizzata come latrina pubblica sia nei fine settimana che durante queste calde notti estive.
Oggi, D’Aloisio torna a tuonare. “È inaccettabile che le lamentele legittime dei cittadini residenti e dei turisti non trovino risposta – scrive -. È ancor più sconcertante che una lettera ufficiale inviata da un Consigliere Comunale, contenente richieste di soluzioni concrete a medio e lungo termine per la risoluzione di questo persistente problema di degrado urbano, non abbia ricevuto alcun riscontro.In seguito alla mia comunicazione alla Casa Santa, si è svolto un sopralluogo della polizia locale, che ha redatto un verbale dettagliato, tuttavia anche questo documento è rimasto inascoltato da parte della Casa Santa dell’Annunziata”
“Spero vivamente in una rapida accelerazione da parte della Casa Santa per trovare una soluzione efficace a questa situazione insostenibile, specialmente in vista della prossima riapertura del Liceo Classico di Piazza XX Settembre – conclude -. È fondamentale che questo angolo del nostro centro storico torni a essere un luogo attrattivo per i turisti e vivibile per i residenti, anziché una latrina a cielo aperto come è oggigiorno”.
Dovrebbe protestare anche con il “suo” assessore con delega al centro storico e meglio ancora con il sindaco che a questo punto dovrebbe occuparsi della problematica, loro sono le figure che dovrebbero incontrare il presidente della casa santa, loro dovrebbero in primis occuparsi della questione e non un consigliere comunale, rispetto dei ruoli e responsabilità.
Qualcuno ricordi anche le bici elettriche scomparse. Ennesimo flop
DIMISSIONI! Avete fallito!