Vertenza Albasan, in sciopero anche gli operai Marelli. A dicembre addio ai bracci oscillanti

L’ultimo atto della mobilitazione dei ventiquattro lavoratori della ditta Albasan è andato in scena oggi, con il presidio davanti a cancelli dello stabilimento Marelli di Sulmona. Bandiere rosse e cielo plumbeo, come il presente e il futuro degli addetti della società che dallo scorso gennaio gestisce le pulizie all’interno della fabbrica peligna. Lo dicono i numeri delle buste paga sempre più leggere. Centocinquanta, duecento euro al mese. I più fortunati ne intascano trecento. Tagli causati dalla riduzione dei tagli fatti dalla ditta subentrata nell’appalto gestito fino a dicembre dalla Key Service.

Eppure gli impegni presi dalla società tre mesi fa al tavolo regionale erano altri. La musica, però, è cambiata con la ditta che diserta incontri e confronti, l’ultimo quello convocato dai sindacati due settimane fa.

A dare manforte ai ventiquattro addetti presi in carico da Albasan, oggi, sono stati gli operai della stessa Marelli. Per oggi hanno proclamato lo sciopero di quattro ore per ognuno dei tre turni giornalieri. Solidarietà ma anche un segnale per non far cadere nell’oblio la loro vertenza, con il contratto di solidarietà firmato la scorsa estate e il carico orario diminuito del 45%.

Anche per le tute-blu il futuro ha i tratti grigi color del cielo. Ad aprile diranno addio ai semi-corner e agli ammortizzatori del Ducato. La vera batosta ci sarà a fine anno, quando a dicembre saluterà la Valle Peligna la lavorazione dei bracci oscillanti, uno dei pilastri fondamentali dell’azienda. La fabbrica viene smantellata così pezzo a pezzo, sia meccanico, sia umano. Lo dimostrano i contratti, passati dai 1.400 di un tempo, agli attuali 444 dipendenti che diventeranno poco più di 300 secondo il piano esuberi.

Eppure la politica, almeno oggi in piena campagna elettorale per la corsa a palazzo S. Francesco, è rimasta indifferente e assente. L’idea degli operai è quella di un presidio permanente davanti alla fabbrica, che impegni duecento persone ogni turno, per non far dimenticare la situazione di crisi per quello che un tempo era il fiore all’occhiello dell’automotive e dell’occupazione in Valle Peligna.

2 Commenti su "Vertenza Albasan, in sciopero anche gli operai Marelli. A dicembre addio ai bracci oscillanti"

  1. Nel mentre Trump ha inserito dazi al 25% sulle auto importate dall’Europa e Meloni zitta ? Ma de che vulemm parla ?

  2. Capita nella vita…
    A volte le peggiori fregature le ricevi da quelli che credevi amici…

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