Verso le urne, Salvati: “Partiti devono tornare ad essere leader”

“I partiti come punto di riferimento per rilanciare la politica”, e lo dice l’ex consigliera Roberta Salvati, che ha fatto la spola dal PD alla Lega, passando Azione Politica. Insomma, non proprio una fedelissima alla bandiera, che rilancia parole dal sapore di candidatura in vista delle elezioni della prossima primavera. Parla di “urgente bisogno di leadership forte” l’esponente del carroccio. Un comando da affidare ai partiti per costruire un “governo cittadino orientato al futuro”.

“Il nostro progetto – spiega Salvati – si fonda su idee concrete e attuabili, pensate per essere realizzate sia a breve termine che nel medio periodo, sfruttando le competenze locali e le opportunità offerte da strumenti come il Pnrr e i bandi regionali e nazionali. Siamo convinti che questo approccio possa diventare il fulcro di una coalizione di centrodestra basata su condivisione e armonia, capace di superare le logiche divisive che negli ultimi vent’anni hanno prodotto soltanto instabilità e fallimenti. È il momento di adottare un modello inclusivo e costruttivo, fondato su un patto di governo chiaro e stabile, per restituire a Sulmona una visione politica ambiziosa ma concreta. L’assenza di una forza politica riconoscibile – fa presente – ha generato frammentazione e incertezza. Una coalizione coesa, sostenuta da un programma condiviso, può ridare a Sulmona il ruolo centrale che merita. È tempo di una politica che sappia ascoltare i cittadini, dialogare con le categorie sociali e trasformare i bisogni della comunità in interventi concreti ed efficaci. Il nostro obiettivo è cambiare l’immagine di Sulmona, superando l’etichetta di “eterna incompiuta” e trasformandola in un simbolo di progresso e rinascita. Lavoreremo – conclude la rappresentante della Lega – per valorizzare la sua identità, la sua storia e il suo ruolo strategico, trasformando le difficoltà in opportunità. Sulmona può e deve tornare ad essere un modello di crescita e innovazione, restituendo alla Patria di Ovidio il prestigio che le spetta”.

Non è ancora il momento di conoscere da quale lato della barricata si posizionerà Salvati e, con essa, la Lega. Le trame politiche per un accordo tra civici e centrodestra sono da tempo avviate, almeno con gli esponenti di Fratelli d’Italia. Corsi e ricorsi storici, con Mauro Tirabassi pronto a schierarsi (di nuovo) a fianco al candidato sindaco che i civici di Andrea Gerosolimo presenteranno. Pennellate già viste nel quadro dell’Amministrazione di Annamaria Casini.

11 Commenti su "Verso le urne, Salvati: “Partiti devono tornare ad essere leader”"

  1. La Salvati è persona seria ed affidabile
    Educata e preparata
    C’è ne fossero come lei !!!
    Vai Roberta

  2. La salvati stava al pd…. Poi è andata alla lega…. Detto tutto! Per il resto tutti (compreso Zavarella) sotto l’ombrello dei civici con Pantaleo candidato sindaco! E la sinistra a raccogliere i pezzi dello sfacelo! Con il grande manovratore a tirare le fila, lui che dalla politica è uscito….

    • Ed ecco che spunta un primo papabile candidato Sindaco.
      Tutta da valutare la valenza politica e la capacità aggregativa dell’enfant prodige in quella che è la brodaglia politica cittadina.

  3. Si si, con le peppole e i frosoni. La politica è un altra faccenda.

  4. Leadership ai partiti.
    Allora si
    Ahahahah

  5. Ringrazio La Nannarone per aver dato alla destra l ‘occasione d’oro per tornare !

  6. A Volte Ritornano. Davvero un bel film. Però già visto. Peccato

    • Sveglia,Sulmona! | 8 Gennaio 2025 at 07:29 | Rispondi

      Io alle urne farò esattamente il contrario di quello che tutti i summenzionati avranno detto.Nessuno di questi mi dà fiducia.È un dejà vu che si ripete punyualmente d all’infinito.

  7. SalviamoSulmona | 8 Gennaio 2025 at 10:22 | Rispondi

    Tutto il rispetto per la Salvati, ma le chiacchiere stanno a zero.
    Se non cambierà la capoccia di alcuni sulmonesi, la città non avrà alcuna speranza di rinascita indipendentemente dal colore politico che caratterizzerà le future sindacature.
    Mi dispiace, ma è proprio quello che penso.

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