Verso la protesta, Pacifico chiarisce le istanze dei commercianti

Mancano poche ore dalla “presa di Palazzo”, alla protesta che porterà in braccio le rimostranze dei commercianti del centro storico, un gesto simbolico che esige risposte e fatti.

Un giovedì singolare che vedrà abbassate tutte le saracinesche delle attività e i titolari unirsi in un corteo alle ore 9.00 lungo via Mazara alla volta del Comune.

A prendere parola in questi minuti è uno storico commerciante, Raffaello Pacifico, che ricorda l’appuntamento di domani, una protesta per “dimostrare il loro dissenso dal modo in cui l’attuale amministrazione sta affrontando il degrado e la desertificazione del centro storico”. Pacifico incalza “L’assessore al commercio, con la collaborazione di qualche giornalista ,sta cercando di far passare la nostra protesta come tendente solo ad ottenere la revoca H24 della Ztl e non, come è vero, per chiedere conto all’amministrazione del perché dei ritardi nel prendere decisioni sui seguenti argomenti”.

Perché dopo nove anni dal terremoto, nonostante i fondi per la messa in sicurezza degli immobili danneggiati siano a disposizione, i lavori non sono ancora partiti, sottolineando il grave danno per le imprese e gli operai dell’edilizia, ritardi che hanno portato all’inagibilità di molti edifici.  Allo stato dei fatti c’è stato il trasferimento dal centro storico di molti uffici come Enel, Eni, Gas, Saca, Cogesa e di molti residenti. A questo scenario si aggiunge la questione Guardia di finanza che non avrebbe ricevuto la risposta per una sede temporanea, nel tempo dei lavori di sicurezza nell’edificio del comando locale, ma abbia invece ricevuto disponibilità immediata dal Comune di Pratola.

Altro scoglio lungo quanto la memoria di quel terremoto dell’Aquila 2009, è il destino del liceo Classico e il ritardo dell’inizio lavori per le altre scuole dai cantieri infiniti, come Itcg De Nino-Morandi, “500-600 studenti e relative famiglie che non frequentano giornalmente il centro”.

Una lista dei ritardi decisamente lunga, come quella degli interventi per la messa in sicurezza delle scale di piazza Garibaldi visuale suggestiva per la processione della Madonna che scappa in piazza e della Giostra cavalleresca, “arrecando immensi danni al turismo e all’immagine della città” così pure il parcheggio nei pressi della villa. Altro punto sui cui ribatte il vice presidente di “Sulmona fa centro” è “la mancanza assoluta di organizzazione di eventi” sotto le festività natalizie in una città “che vuole dirsi turistica”

Pacifico entra poi nel vivo della questione calda Ztl, spiegando che data la crisi e la desertificazione del centro storico, loro i titolari delle attività, chiedono sì anche una modifica della zona a traffico limitato “che tenga conto delle esigenze dei consumatori, delle stagioni, dei turisti” perché aggiunge “ciò che più ci preme è che questo centro storico unico e prezioso torni a vivere e che non sia lasciato all’abbandono totale come è attualmente”.

Ultimo passaggio della fotografia del commercio dentro le mura porta gli esercenti a togliersi uno o più sassolini dalla scarpa a partire dallo sconto della Tosap “così tanto pubblicizzato riguarda 3-4 commercianti di piazza Garibaldi e per un periodo limitatissimo (il periodo della Giostra)  e poi “la riqualificazione  del mercato certo non è stata da noi richiesta, la riapertura del cinema Pacifico certo non può essere attribuita al comune che si è limitato ad accogliere una richiesta di un imprenditore, l’ordinanza delle vetrine certo è apprezzabile ma come può un comune punire i privati proprietari quando poi non provvede a sistemare e anzi lascia all’abbandono i propri beni?”

Non tralascia nulla Pacifico che congeda con una chiara frecciatina a chi ha voluto intendere solo una parte delle rimostranze “mi sembra troppo facile ignorare tutte le nostre richieste e focalizzarsi solo sul problema della Ztl” e conclude “Noi commercianti come tutti i cittadini di Sulmona siamo per “fare” e per dare una mano al comune ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.  Questa volta non staranno a guardare, come recita il volantino affisso sulle vetrine, “il Centro storico non si spegne, meritiamo rispetto”

A.S.

1 Commento su "Verso la protesta, Pacifico chiarisce le istanze dei commercianti"

  1. Nel servizio io non leggo alcun chiarimento delle istanze.

    Di quanto segnalato, nulla fa coppia con quanto inserito nel manifesto, tutt’altro.

    Non un mea culpa,solo rivendicazioni di categoria e solo colpe altrui…

    Sulmona è purtroppo una città destinata a morire, in quanto non vi sono più giovani perché non vi è lavoro, ed il brutto è che nessuno vuol dirlo.

    I rimedi? Benefici per la categoria.

    Le colpe? Si il comune è corresponsabile con le scelte infauste fatte… per amor di casacca e per incapacità morale e politica, ma i commercianti tutta questa purezza e devozione avuta per la città in questi ultimi decenni deve ancora dimostrarla.

    L’ennesima riprova della Sulmona dei commercianti che si fa autogol e nuovamente palla al centro.

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