Evitare che l’Abruzzo diventi un distretto minerario in un enorme “hub del gas” italiano a servizio dell’Europa. I progetti delle multinazionali, seppur suddivisi in progetti più piccoli, puntano a fare questo coadiuvati dai precedenti governi e che ad oggi nella centrale di Case Pente a Sulmona e nell’atto conclusivo (domani al ministero) del metanodotto Snam trovano esempi eclatanti. Venerdì 6 aprile la Carovana “No Hub del Gas” intraprenderà il viaggio per contrastare questa assurda aspirazione economica. Abruzzo, Marche, Molise ed Umbria le regioni coinvolte.
A piedi o in bicicletta, la carovana toccherà i centri in cui sono previsti diversi progetti estrattivi di trasporto e stoccaggio degli idrocarburi per arrivare il 15 aprile a Sulmona e preparare la manifestazione interregionale del prossimo 21 aprile. Si parte da Montalfano di Cupello, sede di uno dei più grandi stoccaggi di gas europei, quello del Treste dove si vorrebbero “immagazzinare ulteriori quantità di gas andando in sovrapressione e realizzando un potenziamento del gasdotto San Salvo – Biccari, ora in VIA nazionale”. Domenica 8 aprile su due ruote a S. Benedetto del Tronto “per contestare il locale progetto di stoccaggio del gas, oltre 500 milioni di mc che vorrebbero immagazzinare nel sottosuolo letteralmente sotto il centro abitato dove vivono decine di migliaia di persone”, sempre domenica a Giulianova flash-mob contro le trivelle in mare; i centri della costa a nord di Pescara ci saranno amanti della bicicletta che percorreranno la ciclabile costiera l’8, il 9 e il 10 aprile. Mercoledì 11 aprile la carovana sarà tra Pescara e Chieti, “per chiedere che una pista ciclabile ben fatta colleghi i due centri in quanto le fossili si combattono anche cambiando la mobilità”.
Gli appuntamenti si arricchiranno anche di numerosi seminari “sui danni di trivelle, gasdotti e pozzi e le alternative necessarie, dal risparmio all’efficienza energetica passando per il risanamento del territorio”: Scerni (6 aprile) si tratterà il tema del gasdotto Larino-Chieti; Lanciano (8 aprile) sul nuovo procedimento di Via; Torre di Cerrano a Pineto (9 aprile), sul tema delle trivelle in mare; Pescara (10 aprile) arrivano gli attivisti No Tap dal Salento che lottano contro lo stoccaggio di S. Benedetto; Chieti (11 aprile) si parla delle grandi opere abruzzesi; Manoppello (12 aprile) seminario sui rischi ambientali del territorio abruzzese; a Piano d’Orta (13 aprile) per parlare della necessità di investire non su grandi opere ma sul risanamento dell’ambiente; Popoli (14 aprile) sul tema della salvaguardia dell’acqua.
“Il percorso aquilano- spiegano dal coordinamento- toccherà vari centri che sarebbero interessati dal passaggio del Gasdotto Rete Adriatica di Snam e servirà ad illustrare nei particolari il tracciato che rappresenta un vero e proprio azzardo in un territorio a fortissimo rischio sismico”. E poi le visite al patrimonio naturalistico abruzzese: sabato 7 aprile al Sic del Bosco di Mozzagrogna, messo a rischio dalla costruzione a Paglieta della centrale di desolforazione per il progetto di estrazione di gas a Bomba, e martedì 10 aprile al Sic dei Calanchi di Bucchianico, interessato dal gasdotto Larino – Chieti, oppure momenti di riflessione attraverso il cinema, come avverrà lunedì 9 sera a Filetto, paese interessato dal un progetto di Stoccaggio del Gas in area sismica.
“Il programma è stato ideato proprio tenendo conto delle caratteristiche del nostro paese e dei progetti che vogliono imporre- sottolineano i No Hub-, in ultimo con la paradossale riunione convocata domani 4 aprile per discutere del gasdotto Sulmona-Foligno da una presidenza del Consiglio dei Ministri totalmente delegittimita dal voto popolazione. Tantissimi attivisti saranno impegnati in questa iniziativa e auspichiamo che tanti cittadini siano coinvolti nelle diverse attività nelle tante località toccate dalla Carovana, partecipando alla fine alla manifestazione di Sabato 21 aprile, ore 15, a Sulmona”.
S.P.
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