Verde pubblico e cremazione, il Cogesa modifica lo statuto e Margiotta si autonomina direttore

Dal verde pubblico, alla gestione dei servizi cimiteriali, cremazione compresa, fino alla riscossione diretta della tariffa: è una proposta che nei fatti trasforma il Cogesa in una multiutility quella che approderà domani sui banchi del comitato per il controllo analogo e che il presidente della società in house, Vincenzo Margiotta, accompagnerà con un’altra modifica statutaria che lo riguarda direttamente e cioè la creazione della figura del direttore generale che, manco a dirlo, dovrà essere ricoperta dallo stesso presidente. Che nei fatti si autonomina, con i legittimi dubbi di incompatibilità che qualche sindaco porrà domani sul tavolo. Margiotta ha giustificato la nuova carica con la necessità di dover soprintendere direttamente alle gare, la cui gestione è per legge riservata al settore “tecnico”: nominandosi direttore generale, insomma, diventerebbe “a costo invariato” ha detto, dipendente del Cogesa e non solo amministratore.
Controllore e controllato, spazzini e becchini, giardinieri ed esattori e chi più ne ha più ne metta: il Cogesa del gran calderone, dove tutto è possibile, si appresta ad una modifica sostanziale della sua mission e questo senza che i consigli comunali dei rispettivi Comuni soci siano stati coinvolti nella decisione. Non ancora almeno.
Sì perché sembra che le modifiche che verranno discusse domani nel controllo analogo, saranno portate direttamente nell’assemblea dei soci del 26 giugno prossimo dove, oltre al bilancio, si dovrebbe procedere all’approvazione della modifica statutaria con un notaio che sarebbe stato convocato sul posto per certificare l’operazione. Ai consigli comunali, solo in un secondo momento, il compito di ratificare la decisione.
L’obiettivo è evidente: il Cogesa tende a sostituirsi nella gestione della Cosa pubblica, assumendo a sé i servizi che dovrebbero essere svolti dai Comuni che, però, a differenza della società per azioni, devono rispondere del loro operato agli elettori.
L’ampliamento delle competenze, tuttavia, non sembra dispiacere a molti primi cittadini che così potranno affidare, a partire da Sulmona con il parco fluviale Daolio, la gestione e manutenzione del verde pubblico alla società, senza preoccuparsi troppo dei contenuti con cui saranno riempiti questi spazi che spesso non sono solo distese di erba da tagliare.
Restano i dubbi sulla gestione dei servizi cimiteriali per i quali ci vuole personale specializzato e qualificato che, evidentemente, il Cogesa dovrà assumere. Non è chiaro se con concorso pubblico o per chiamata diretta.
Infine sul tavolo del controllo analogo, domani, qualcuno chiederà conto a Margiotta dei rimborsi che ha intascato nei primi sei mesi di mandato: oltre 13mila euro (2mila euro al mese) che come sottolineato dal consigliere comunale di Sulmona, Mauro Tirabassi, neanche il ministro Orlando aveva presentato. Anche perché quei 2mila euro si aggiungono ai 26mila euro annui che il presidente riceve come compenso.

3 Commenti su "Verde pubblico e cremazione, il Cogesa modifica lo statuto e Margiotta si autonomina direttore"

  1. La Corte dei Conti cosa ne pensa?

  2. Potreste fare per favore un sondaggio d’opinione di tutta quella “classe amministrativa locale” presente e futura circa questo bell’esempio di democrazia applicata. Giusto per farci un’idea di chi oggi e domani intenderà governare il nostro territorio, e non dover magari sorprenderci (indignarsi , magari) di quello che accade.

  3. nell’ampliamento delle competenze anche e soprattutto l’insegnamento al rispetto delle Leggi,regole,ecc,adempimenti degli obblighi,doveri nel principio e valore dell’Interesse generale di cui la missione della P.A. quale unico obiettivo :al servizio dei Cittadini,e nel rispetto degli interessi dei proprietari: i Contribuenti/Cittadini….volendo e perche’ no offrire altri servizi/gestione : trasporti,parcheggi,mense,eventi,turismo,parco nazionale e/o in genere,controllo ed abbattimento animali ,strategie marketing ,produzione e distribuzione prodotti locali,manutenzione beni pubblici/attrattori turistici,musei,chiese,discariche,
    inceneritori,centrali energetiche,farmacie,piscine,centri sportivi,bar,.ristoranti,hotel,
    personale in generale inclusi ospedali,cliniche,municipi,centri di assistenza ed accoglienza,
    coop,ecc,ecc,ecc,…una multi utility services da primato mondiale,piu’ illusioni che realta’,le Autorita’ di controllo che dicono?

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