“Vecchi e sleali”: sull’Apu volano stracci tra commercianti

Volano stracci tra i commercianti di Sulmona: l’avvio, a partire dal primo aprile, dell’area pedonale urbana per almeno un mese, contestata l’altro giorno dalle principali associazioni di categoria, ha scatenato tra gli stessi operatori commerciali una profondissima spaccatura. In risposta alla lettera con cui si chiedeva di soprassedere alle restrizioni al traffico, arriva ora un’altra lettera, sempre indirizzata all’amministrazione comunale, con finalità opposte e toni molto più accesi.

Non si limitano i firmatari, che si riconoscono nelle cinquanta associazioni circa che lo scorso anno difesero l’Apu, alla valutazione dei provvedimenti sulla viabilità, ma vanno oltre, accusando i loro colleghi di essere arretrati e sleali, incapaci di rinnovarsi e non rispettosi degli impegni presi a suo tempo.

“Dispiace dirlo, ma le attività che vogliono il ritorno alla Ztl di prima, sono obsolete, non si rinnovano dagli anni ‘80 e non puntano ad un modello di commercio diverso da quello degli anni ‘80. In centro storico negli ultimi 2 anni nonostante la pandemia hanno riaperto almeno 15 attività nuove, e soprattutto che puntano tutte al turismo, stanno aprendo altri 2 ristoranti nuovi, una pasticceria, tutti per il corso – si legge nella lettera indirizzata all’amministrazione -. Tutte queste attività hanno bisogno di spazi all’aperto, come si fa in ogni città accogliente, tavoli sedie e ombrelloni, che già da un anno grazie all’Apu sono apparsi copiosi nella nostra città. L’anno scorso abbiamo avuto un boom di presenze, e chi ne ha saputo approfittare, oggi non si lamenta”.

La mediazione era arrivata lo scorso anno tra i due diversi indirizzi di pensiero al termine di un lungo e duro braccio di ferro, culminato in una manifestazione di protesta e in un accordo tra le parti: “Negli accordi presi l’anno scorso con Sulmona fa Centro, è stato sottoscritto che per un ora di riapertura del corso dalle 16 alle 17 loro avrebbero  tenuto aperto le proprie attività il giovedì pomeriggio, la domenica e durante le feste, e ad agosto la sera, come si fa in ogni città turistica – continua la lettera -. Qualcuno è andato in vacanza ad agosto in pieno boom, non c’era un posto libero per dormire in tutto Abruzzo. Per finire noi ci chiediamo il motivo reale per il quale dalle 14 alle 17,30 deve rimanere il corso aperto, quando le loro attività sono tutte chiuse, e quelli che rimangono aperti, cioè noi che vogliamo il corso chiuso, ci becchiamo lo smog e il traffico senza alcun motivo. Loro a casa e noi il cancro”.

I firmatari della lettera contano tra loro molte attività legate al turismo: alberghi, bed and breakfast, ristoranti, negozi di confetti, bar e si definiscono “dalle prospettive rosee” ed “eccellenze” che hanno investito per rinnovare i loro locali o per inventare nuove offerte.

Per questo lo scontro, ora esploso in tutto il suo fragore, è qualcosa di più di una battaglia per un’ora in più o meno di traffico in centro, ma investe un modello di sviluppo, una visione e la vocazione che la città ha intenzione di prendere e intraprendere.

E forse è arrivato il momento per definirlo questo modello: per Sulmona e per il centro storico.

21 Commenti su "“Vecchi e sleali”: sull’Apu volano stracci tra commercianti"

  1. Non è questione di anni 80’! Chiudere totalmente il corso e’ sbagliatissimo e controproducente ….Sulmona n purtroppo non può permetterselo ora !
    Precisate che la ztl non vuol dire sempre libero alle auto ma solo in determinati e brevi lassi di tempo della giornata !

  2. giovanni marinucci | 29 Marzo 2022 at 09:12 | Rispondi

    non si capisce che proloemi hanno alcuni commercianti! le ZTL esistono in tutta Italia e in città molto più impegnate turisticamente di Sulmona. Si deve poter avere la certezza che le auto non si impossessino del centro sotorico ad uso invece dei pedoni e dei turisti che devono poter godere del centro storico senza le auto lungo il Corso, ma al tempo stesso i commercianti devono avere orari di garanzia per poter scaricare le merci… non mi sembra che sia così complicato! ognuno deve fare un passo indietr a favore di tutti e coloro che non si organizzano di conseguenza dovrebbero rivedere la propria politica commerciale: forse davvero obsoleta rispetto alle esigenze del 2022…

  3. Se il commercio è fermo agli anni 80 il comune è fermo agli anni 30.bisogna fare gli interessi di tutti anche di quello che per il corso ci passa per accompagnare un parente a casa.orari nel rispetto di tutti non imporre una regolamentazione a senso unico con la scusa del turismo che questa città non vede da anni!

  4. Qualche giorno fa, verso le ore 15.00, mi sono fermato a prendere un gelato lungo corso Ovidio. Era una calda giornata di sole e il gelato era buonissimo. C’era tanta gente a passeggio, coppie che spingevano passeggini e bimbi che andavano in bici. Era tutti molto bello. L’unica cosa stonata era il notevole traffico veicolare. Se non ci fosse stato sarebbe stato tutto perfetto.
    Ora, non voglio impedire, a chi ha reali necessità, di passare in centro, o ad un corriere di andare a rifornire di merce un’attività (se non lo potrebbe fare l’attività stessa non potrebbe offrire i propri servizi alla clientela) ma una più rigida regolamentazione è indubbiamente necessaria soprattutto nel periodo primaverile – estivo.
    Un centro storico ricco di colori, di tavolini dove le persone si possono fermare e intrattenersi all’aperto tra i nostri monumenti: questo è il futuro del turismo.
    Poi, se ci fossero anche le fabbriche…

  5. Paolo Giovanni D'Amato | 29 Marzo 2022 at 10:14 | Rispondi

    Continuate a parlare di turismo “che non si vede da anni”… ma chi lo dice? Gente che fa tutt’altro nella vita, altrimenti mi devono spiegare questo:
    – decine di aperture di b&b e alloggi extra alberghieri negli ultimi cinque anni;
    – flusso costante di CENTINAIA di persone OGNI WEEKEND grazie alle partenze del treno storico (anche questo da anni);
    – flusso ulteriore nazionale o extraregionale che ha largamente sopperito all’assenza di turisti stranieri causa restrizioni covid (turisti stranieri che fino al 2019 rappresentavano una grossa percentuale, con ampia presenza di tutto il nord europa, stati uniti, nuova zelanda e australia);
    – aumento dei cicloturisti;
    – aumento dei turisti pellegrini…
    Può bastare? Io non so come si fa a dire che il turismo “non si vede da anni”… ma se è l’unica cosa che manda avanti ‘sta città!
    Ps io mi firmo sempre nome e cognome perché riporto dati oggettivi e non chiacchiere.

  6. Giusto “Paolo Giovanni D’Amato” Sulmona accoglie migliaia di turisti, bisogna solo impegnarsi ad riceverli meglio. La solita vecchia diatriba sulle automobili che, ovviamente non hanno più alcuna utilità, non risolve i problemi. Dobbiamo amare di più la nostra città, apprezzarla e, guardarla sempre con gli occhi di un viaggiatore, esattamente come facciamo quando viaggiamo altrove. Non è solo un problema di commercio, sarebbe troppo riduttivo. Ogni cittadino ha il diritto ed il dovere di vivere Sulmona nel miglior modo possibile e ,di rispettarla cercando di renderla sempre più accogliente anche per noi stessi. Personalmente vivo in un vicolo del centro storico e, mi sento privilegiata, mi sposto a piedi o, in bicicletta e, quando uso l’automobile ho regolare permesso per entrare ed uscire. proviamo a pensare positivo…forse è meglio…

    • Mi chiamo Antonio | 29 Marzo 2022 at 14:02 | Rispondi

      … appunto… ecco vuol dire essere privilegiati… uscire e rientrare a piacimento nel centro storico in quanto residenti e quindi con “regolare permesso”…
      Questo, passeggiando per corso Ovidio, si nota subito: il 90% delle auto in transito hanno tutte in bella vista sul cruscotto il “ regolare permesso” e a volte passano e ripassano tre/quattro volte in un’ora…

  7. P.S. Ci sconvolge chiudere 800 metri di corso Ovidio ma poi andiamo a spendere i nostri soldi a Pescara forse anche perché li si passeggia tranquillamente senza traffico….

  8. Sinte a esse! | 29 Marzo 2022 at 14:30 | Rispondi

    Ma veramente sti 4 scappati di casa pensano di aumentare le vendite con le auto che passano? Di grazia, poi, dove dovrebbero parcheggiare per acquistare e/o sorseggiare un caffè? Ah già vero sono ancora al 1960 quando il corso era trafficato su e giù con le auto parcheggiate a piazza XX davanti hai monumenti sopra i marciapiedi…anzi direi anche di far ripassare gli autobus eppure i traini …ma tenete na cocce!! Svegliarsi siamo al 2022 e pure nei centri non turistici sono state messe le ztl !!!

  9. A proposito di traffico e turismo.
    Un modesto parere anche se esula da corso Ovidio.
    Ogni volta che transito lungo la “variante” ,ho difficoltà ad imbroccare la strada giusta che mi porti verso la mia destinazione,questo perché trovo tanti cartelli indicanti CENTRO.
    Centro si,ma a quale altezza mi trovo?
    Se mi è difficile raccapezzarmi nonostante io sia un valliggiano,figuriamoci gli altri!

  10. La città dei vecchi opulenti…. Carichi di soldi e con aspettative di vita breve… Il vecchio ricco non ha più una visione, qualsiasi cambiamento lo sconvolge…. Guarda solo al suo passato… Il futuro si chiama morte…. Sulmona è l’emblema di queste mie parole… A discapito di chi invece ha un futuro e lo vede all’orizzonte e lavora per raggiungerlo…. A Sulmona il vecchio si lamenta e tutti gli credono, ma è lo stesso che ha ammucchiato i suoi soldi in banca e li tiene ben fermi li…. In questo paesotto si difende l’ultimo e si penalizza il primo…. Ma ricordiamoci che moneta cattiva caccia quella buona….

  11. SalviamoSulmona | 29 Marzo 2022 at 16:00 | Rispondi

    Il centro storico di Sulmona è uno scenario notoriamente unico nel suo stile.Il più bello e meglio conservato d’Abruzzo e fra i più straordinari ed interessanti d’Italia,come ebbero a commentare qualche tempo fa gli inglesi del noto quotidiano “Telegraph” che hanno perfettamente compreso le enormi potenzialità della nostra meravigliosa città. Penso allora che questi giudizi lusinghieri siano dei preziosi stimoli per l’amministrazione a lavorare per fare di Sulmona quello che merita da tempo di essere.. la perla d’Abruzzo come la definirono alcuni amici Croati…”Abbiamo girato in lungo e in largo la vostra splendida Italia e Sulmona è stato uno dei luoghi più incantevoli che abbiamo avuto la fortuna di scoprire”.
    E allora Lavorare, lavorare e ancora lavorare per fare del centro storico il fulcro, il trampolino di rilancio della città; un luogo di nuove possibilità soprattutto per le nuove generazioni,di crescita,di incontro, di comunicazione, di bellezza, di stimolo, di cultura e di originalità. Arrediamo gli spazi di piazza xx, di piazza del Carmine, di piazza maggiore; rendiamoli ancora più belli, più signorili, più fruibili, allegri, colorati al pari di tante altre città blasonate. Non disperdiamo le nostre energie nelle solite polemiche inutili, inconcludenti, limitate e limitanti. Questa città non ha più bisogno di banalità, di sterili tecnicismi ( Apu, Ztl…)ha bisogno di sognare,di volare alto ma con i piedi ben piantati a terra e unire gli intenti e le sensibilità di tutti i personaggi e interpreti della rinascita di questa città..amministratori, commercianti, professionisti, imprenditori e.. perché no sognatori perché, come disse Richard Bach nel suo romanzo più famoso ” il gabbiano Jonathan Livingston”, “più alto vola il gabbiano e più vede lontano” e…meglio, aggiungo io.

  12. Paolo Giovanni D'Amato | 29 Marzo 2022 at 17:20 | Rispondi

    Aggiungo, come sprone all’amministrazione, che se vorranno godere i benefici di una visione più a misura di pedone e di turista sarà bene che inizino a pensarci ora, perchè credo che queste dinamiche abbiano bisogno di tempo per germogliare e attirare nuovi investimenti e nuovi flussi.

  13. “Mi chiamo Antonio”, forse non mi sono spiegata bene, mi sento privilegiata a vivere in un bellissimo vicolo del centro storico .Mi sposto sempre a piedi o, in bicicletta. Le rare volte che devo utilizzare l’automobile ,rientro in centro accedendovi tramite vie traverse come da permesso. Si, perché ogni residenza ha i suoi accessi e, le persone civili dovrebbero cercare di percorrere corso Ovidio solo se vi abitano. come al solito è una questione di educazione e di rispetto…..Grazie

  14. Quadrifoglio verde | 29 Marzo 2022 at 22:13 | Rispondi

    Ma la circonvallazione orientale a seno unico quando la volete riaprire? Hanno fracassato gli zebedei con quel cantiere del 110. Corso Ovidio serve a smaltire il traffico anche per questo

  15. Oggi pomeriggio sono stato circa un quarto d’ora nella parte settentrionale di corso Ovidio che non frequentavo da decenni.
    Auto che passavano a più non posso rompendo gli zebedei.
    Ma se,come scrive Francesca”ogni residenza ha i suoi accessi”mi chiedo:ma quante persone hanno diritto di entrare nel corso con la propria auto provenendo dalla villa?
    Tutte quelle automobili e moto, anche a velocità sostenuta,dove c. andavano?
    Ma se leggo dappertutto che il centro storico è pressoché spopolato, chi sono sti autorizzati?

  16. Ma per favore ancora con queste idee che il corso deve rimanere aperto al traffico sennò la gente non compra… Guardate ad altre città anche europee e ammirate tutti i tavoli lungo le vie piene di gente che consuma nei bar e nei ristoranti.Qui i negozi aprono quando stanno comodi e lasciatelo dire molti gestori simpatia ed accoglienza zero. Sulmona in 10 minuti si attraversa tutta, chi non può camminare ha il permesso, allora dov’è il problema…in radicate convinzioni errate!

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