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Sono sedici i Comuni della provincia dell’Aquila che, probabilmente a partire dalla prossima settimana, riceveranno la visita dei carabinieri per il porta a porta dei vaccini. L’esperimento già effettuato con successo nei centri sotto i cinquecento abitanti, sarà infatti ripetuto anche nei Comuni un po’ più grandi, ovvero quei paesi montani dove è meno agevole il collegamento con gli hub vaccinali e dove, soprattutto, c’è una popolazione anziana difficile da trasportare.
E’ quanto è stato deciso ieri in un incontro tra i comitato ristretto dei sindaci della Asl e i Comuni del territorio, nel quale si sono decisi mete e modi della somministrazione.
I Comuni saranno divisi per area geografiche con gruppi cioè di due o più centri, che saranno serviti dai carabinieri con monodosi di Johnson&Johnson: un modo per evitare di tornare per i richiami e che servirà, si spera, a coprire un numero più ampio e reticolato della popolazione.
Nel Centro Abruzzo saranno coinvolti in particolare otto Comuni a cui si aggiungono quelli della Valle Subequana al confine con la zona dell’Aquilano.
Saranno vaccinati in una sola giornata, quindi, tutti i residenti (sopra ai 18 anni) di Cocullo, Anversa degli Abruzzi e Villalago. E ancora, in altre giornate: Rocca Pia, Cansano e Campo di Giove e, in un altro gruppo, Civitella Alfedena e Opi. Acciano e Fagnano Alta rientreranno invece nella tornata di Sant’Eusanio Forconese, Villa Sant’Angelo, Fontecchio e Tione degli Abruzzi. Chiudono l’elenco i centri marsicani di Ortona dei Marsi e Bisegna.
Ai Comuni il compito di raccogliere le adesioni che saranno poi comunicate ad Asl e carabinieri per definire il calendario delle inoculazioni.
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