E’ corsa contro il tempo per mettersi in regola con i vaccini. Il nuovo decreto in calce nella circolare Miur parla chiaro, senza vaccini a scuola non si entra. Così i genitori in processione con i figli alle porte della Asl, quelli che non hanno ottemperato all’obbligo e che ora affollano le corsie per mettersi in regola seguendo le indicazioni e le documentazioni da fornire agli istituti scolatici. La scuola poi provvederà a comunicare all’azienda sanitaria per verificarne la regolarità. Prevista, nel caso dei non vaccinati al momento del rientro scolastico, l’autocertificazione da parte dei genitori, che attesti l’avvenuta prenotazione del vaccino.
Anche a Sulmona è scattato il tam tam delle vaccinazioni, lo spiega la dottoressa Annamaria Ferroni medico Asl, “siamo pieni in questi giorni prima della riapertura delle scuole, chi per le vaccinazioni, chi per richiedere le certificazioni” ma specifica che in città la maggior parte ha già provveduto, dunque i più sono vaccinati e quelli che si stanno riversando negli studi sono una piccola parte per sottoporre i figli all’inoculazione e molti per richiedere la certificazione e il libretto vaccinale da consegnare alle scuole dei rispettivi gradi.
Sono 10 i vaccini obbligatori: l’anti-poliomielitico, l’anti-difterico, anti-tetanico, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella, anti-haemophilus tipo B. Poi ci sono quelli fortemente raccomandati: anti-meningococco B, anti-meningococco C, anti-pneumococcico e anti rotavirus.
La dottoressa ha ricordato l’importanza dei vaccini “con l’eliminazione dell’obbligatorietà era stato commesso un grave errore” rammentando la funzione e lo scopo delle vaccinazioni, di evitare dunque il contagio e i ritorno di alcune malattie, così come è stato in passato per i nostri genitori e nonni sottoposti ai tempi all’antipolio.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità è il 95% la copertura vaccinale raccomandata per raggiungere l’immunità di gregge e cioè impedire agli agenti infettivi di circolare e scatenare epidemie. Ci sono poi bambini che non possono essere vaccinati per patologie e per questo spiega la dottoressa bisogna tutelarli maggiormente. Sul sito del governo si può consultare l’indirizzo www.salute.gov.it/vaccini, anche un numero verde a supporto, 1500.
In valle peligna i cittadini sono divisi sull’argomento, specchio del territorio nazionale, c’è chi confida nella ragione della scienza e della medicina e ha già vaccinato i propri figli da tempo, molti scegliendo anche i non obbligatori, c’è chi storce il naso puntando il dito al potenziale rischio di malattie, rischi che però sono stati più volte oggetto di spiegazioni da parte del mondo scientifico che, dati alla mano, ha smontato le tesi allarmistiche quelle sulla presenza di mercurio e derivati e quelle sulla correlazione del vaccino all’autismo. Intanto, c’è chi tra gli adulti sceglie di sottoporsi ai vaccini, anche il personale interno alle scuole, a seconda delle regioni di appartenenza, si sta presentando nelle Asl.
A.S.
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