La comunicazione è affidata ad un post su Facebook, perché così va di moda. Neanche un comunicato stampa, né un avviso sul sito del Comune, figuriamoci dal vivo che gli uffici riaprono il prossimo anno.
Fatto è che da oggi e fino al 6 gennaio la prima ora di sosta nel silos di Santa Chiara la offre Pantalone: un’ora gratis, le altre a pagamento. Per incentivare l’economia, “favorire l’accesso al centro storico e dare impulso alle attività commerciali per le festività natalizie – scrive l’assessore Stefano Mariani, subito dopo essersi liberato del fardello del Cogesa – oltre che decongestionare la viabilità per le manifestazioni culturali in questo periodo”.
Una misura richiesta e concordata, un po’ si e un po’ no, con i commercianti che prima ancora che l’assessore mostrasse la bontà e la sensibilità dell’amministrazione comunale, avevano in verità già in parte fatto da sé, promettendo per ogni scontrino un ticket per il parcheggio.
Che ora non sarà più necessario, non ci vogliono né ricevute, né bonus nero su bianco.
Per il resto resta uguale: parcheggio gratis per un’ora, ma anche libero accesso nella piazza alle auto, con parcheggio selvaggio garantito e più delle volte impunito. Perché quel che conta è sanzionare i pazienti dell’ospedale, mica le doppie file nel resto della città o le auto dei “finti disabili” fisse davanti alla Rotonda di San Francesco.
Ma tant’è, qualcosa è già meglio di niente. Come se bastasse davvero regalare 50 centesimi per risolvere il problema del centro storico e del commercio.
Il contentino di Natale è comunque servito e servirà a tenere buona la categoria per qualche mese, tante volte dovesse tornare ad inferocirsi come qualche mese fa. Roba da far tremare il palazzo. Come una scossa 1.2.
Se l’opera caritatevole del Comune servirà davvero ad animare l’antica Sulmo si vedrà, ma l’assessore dovrebbe aver capito, lui che ci è passato e ci ha anche polemizzato (quei sudatissimi 3 euro sganciati per entrare ai mercatini di Pacentro sembra gli abbiano fatto saltare il bilancio familiare), che gli incentivi per frequentare il centro non dipendono da pochi centesimi, ma dalla capacità di renderlo attrattivo.
Basta meno di un’ora, d’altronde, per scrutare il deserto di idee e di progettualità.
Secondo voi per un misero euro la gente è invogliata ad acquistare in centro? sono ben altri i fattori che dovrebbero spingere potenziali clienti a recarsi su Corso Ovidio per fare shopping.