Peppe Roncini Rossi ha un obiettivo: “Risvegliare lo spirito di Antefirone sprigionando energia sovrumana, iperfascino e una fortuna invincibile” e lo farà con l’aiuto dei maghi capsicomanti. Peppe Roncini Rossi, di mestiere supereroe, trova i suoi natali in Valle Peligna, nato dalla creatività di Ugo Ardini che ne ha fatto, nel giro di un anno circa, un vero e proprio caso tanto da approdare nel Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Il progetto è “Underphyre, la magia del peperoncino” che tra libri, fumetti, disegni animati, giochi e gadget dal genere fantasy/fakelore racconta “a grandi e piccini le virtù apotropaiche, nutraceutiche ed energizzanti del frutto del fuoco attraverso le rocambolesche avventure dei suoi simpatici protagonisti”. Perchè a dare vita alle storie di Ardini ci sono diversi personaggi, primi fra tutti Scovilla e Re Peperoncino (sciamano e guida per tutta la squadra), ma Peppe se ne va in giro con quel peperoncino rosso in bocca ed ogni volta che lo mastica vien fuori il supereroe che gli è stato donato pronto a risolvere così casi e a combattere gli alkabar, gli antagonisti che vorrebbero distruggerlo.
Niente di diabolico nel peperoncino, quindi, che in questo caso si fa eccellente mezzo contro il male a suon di masticazione, mentre è nello stomaco che avviene la vera magia quando si mescolano le “cinque specie sovrane del peperoncino” e la trasformazione di Peppe, da sfaticato e cinico in grande grosso e muscoloso, si completa. Un “amuleto”, un frutto portafortuna, che riesce ad amplificare una caratteristica importante del protagonista ossia la sua onestà intellettuale. Storie dal carattere umoristico che, però, parlano anche di questioni sociali toccando temi dalle diverse sfumature come il bullismo, l’ambiente, la violenza di genere, l’abuso di sostanze e via dicendo.
Un caso editoriale nato dalla genuina passione dell’autore per il peperoncino (grazie al quale sono nate anche altre storie antecedenti ad Underphyre), che ha conquistato l’Italia e il Cnr il quale, grazie alla figura di Peppe Roncini Rossi, vuole occuparsi della parte divulgativa e scientifica sotto la supervisione di un dirigente di ricerca mentre c’è chi è pronto già alle imitazioni come ha segnalato, con un punta mista di orgoglio e preoccupazione, lo stesso Ardini su un articolo de Il Capoluogo.
E mentre Peppe sbarca al Cnr il 10 giugno sarà possibile trovarlo all’Aquila nell’ambito di una mostra di pittura itinerante per raggiungere nel corso dell’estate Pescara, Tarquinia, Filetto e Diamante sempre con il peperoncino in bocca pronto a trasformarsi in un perfetto Underphyre di natura peligna.
Simona Pace
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