Alla luce della “due-giorni No Snam” che si terrà nell’aula consiliare del Comune di Sulmona, l’associazione “Un’altra Bugnara” ribadisce con fermezza la propria contrarietà al gasdotto Rete Adriatica che porterà con sé oltre al tubo anche la centrale di compressione gas. “Entrambe le opere – scrivono dall’associazione – oltre a raffigurare un danno per l’ambiente che ci circonda, per la deturpazione e conseguente svalutazione di un territorio verde che da sempre ci contraddistingue, rappresenta un rischio per la salute dei cittadini in termini di qualità dell’aria, nonché motivo di apprensione in virtù del loro posizionamento in zone ad alta pericolosità sismica (zona 1)”.
“La nostra associazione – continua Un’altra Bugnara – spera che la configurazione geologica del suolo sia oggetto di più approfondite analisi e sia considerata come un elemento determinante ai fini dell’eventualità, o meno, di realizzare progetti del genere. Una decisione sfavorevole nei confronti del territorio avrebbe ricadute negative, se non fatali, per l’economia del centro Abruzzo, che di recente sta facendo passi in avanti nella proposta di un turismo ecosostenibile, responsabile, innovativo e di qualità. Per tali ragioni, auspichiamo una maggior presa di coscienza ed uno ‘scatto d’orgoglio’ di tutti i rappresentanti locali al Parlamento, in Regione, nonché delle associazioni di categoria, affinché non prevalga un sentimento di rassegnazione, o ancor peggio di mero calcolo politico, in questa fase decisiva per il futuro della Valle Peligna e del Sagittario”.
S.M.
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