Una settimana tra i banchi virtuali: “Tutti presenti, anche gli assenteisti”

“Io in questo momento sono a scuola”. E’ la dirigente del polo umanistico peligno Caterina Fantauzzi a sottolinearlo “perché diversamente da altri presidi ho deciso di supportare la didattica online e per farlo è necessario che gli uffici restino aperti, per questo non ho firmato il documento di chiusura”.

I ragazzi alle 8.20 di ogni giorno si connettono e, direttamente dalle loro case, seguono tranquillamente l’orario della didattica come facevano prima. Classi virtuali e webinar per una situazione che va via via arricchendosi grazie agli strumenti tecnologici di cui si prende man mano destrezza.

Cinquantacinque classi, tutte funzionanti. “Il primo problema da risolvere è stato quello di assicurarci che tutti i ragazzi avessero a disposizione uno strumento per connettersi, anche con abbonamenti a internet per chi soffre situazioni di disagio economico – spiega Fantauzzi -, abbiamo fornito i tablet della scuola che non utilizzavamo”. Il divario digitale che si è creato, quindi, è stato coperto al cento per cento.

“Il secondo problema è stato quello della formazione docenti – prosegue la dirigente -, hanno lavorato e stanno lavorando tantissimo, ci incontriamo quasi giornalmente online per provare piattaforme webinar e Google Suite Education che dà risultati ottimi. I docenti hanno affrontato l’emergenza con grande senso di responsabilità, sono orgogliosa di loro. Nessuno ha detto non mi spetta o non lo voglio fare”. Il risultato è che “i ragazzi lavorano online da una settimana, quello che stiamo cercando di fare è non destabilizzarli, ecco perché abbiamo attivato le video lezioni. E’ un modo per guardarsi in faccia, per tenere insieme la comunità per far si che non ci sia disorientamento. La cosa che ci ha felicemente sorpreso è che ragazzi che solitamente hanno problemi in classe, con la tecnologia stanno ottenendo ottimi risultati. I tanti famosi per le assenze, sono i primi a connettersi la mattina”.

Si tratta di un “Importante lavoro sinergico che stiamo portando avanti insieme alle cooperative e i comuni per rendere fruibili le opportunità ai diversamente abili. Nessuno deve rimanere fuori, la scuola non si è fermata e non si fermerà. Questa condizione non deve essere penalizzante per nessuno. Quando usciremo da questa tempesta, nulla sarà come prima”.

Simona Pace

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