E se la Provincia ha i suoi tempi, essi non coincidono con quelli dei piccoli comuni che nella faccenda strade interdette alle due ruote stanno subendo tutti gli effetti economici e d’immagine del caso. Così nei tratti di strada interni alcuni amministratori hanno deciso di mettercela da soli una pezza alle buche, “e solo alle buche”. Una pezza al gran caos che si è creato nei giorni scorsi, quantomeno per garantire un minimo di sicurezza se non ai riders del turismo, per i quali vige ancora il divieto dettato dall’ordinanza, almeno per i propri cittadini e per quei veicoli che possono accedere, anche per le ambulanze che nelle buche potrebbero trovare un forte limite nel trasporto ottimale dei malati, solo per fare un esempio. Pezzetto dopo pezzetto, olio di gomito, qualche chilometro è stato assicurato.
A ridosso del ponte del Primo Maggio la situazione resta ancora la stessa con il presidente della Provincia Angelo Caruso che in tutta fretta aveva annunciato di riaprire almeno la Sannite entro oggi. Trecento chilometri di strade provinciali chiuse alle due ruote, si stima il 75% del totale, per una situazione che per alcuni va avanti fin da novembre scorso. Le prime segnalazioni da parte del Comune di Civitella Alfedena risalgono a quel periodo, infatti, lì dove c’è bisogno non solo di rattoppare le buche, ma di intervenire completamente sul manto stradale trascurato da anni.
E l’economia del turismo, florida in questo periodo nei paesi montani, resta a rischio con numerosi eventi programmati per la stagione, anche a breve, che non si sa di che morte moriranno o, realisticamente parlando, quanto successo potranno riscuotere a questo punto. Un punto interrogativo che pesa fortemente anche in considerazione del passaggio di competenza di molte strade dalla Provincia all’Anas da formalizzare a giugno e al quale seguirà un periodo di ricognizione delle stesse con il rischio che le manutenzioni possano slittare ulteriormente. E’ questa ora la preoccupazione di sindaci, operatori turistici e cittadini tutti, a maggior ragione perchè il presidente Caruso ha annunciato il nuovo bilancio con milioni da dirottare proprio sulla viabilità. Ma quante di queste risorse ristabiliranno la sicurezza sulle strade che passeranno all’Anas è un’altra preoccupazione. Certo la promessa della Provincia era di consegnarle sistemate, ma la fiducia, al momento, è scarsa. Qualche rattoppo (come quello tra Barrea, Opi passando anche per Civitella), in effetti, è stato fatto anche se non tutti sono d’accordo con la logica seguita nel farlo.
Nel frattempo il prefetto, al quale si era rivolto il sindaco di Civitella Alfedena, pare che abbia risposto che la questione viabilità non sia di sua competenza lasciando la palla alla Provincia. E la sicurezza? Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che ha chiesto a Caruso di ritirare le ordinanze. “Mi ha assicurato che si sta lavorando alacremente per rimuovere le cause- ha dichiarato Pietrucci-. Occorre procedere d’urgenza alla manutenzione e non precludere per i nostri territori, specialmente quelli di montagna, le potenzialità di attrazione che esercitano nei confronti degli amanti delle due ruote”. Certo Caruso aveva promesso solo due giorni fa di predisporre la cartellonistica necessaria con un altro ponte festivo alle porte e la ristrettezza dei tempi a pregiudicare la piccola economia. Chissà quante promesse saranno mantenute.
Simona Pace
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