Una montagna di droga purissima, gli arrestati non parlano

Non parla Daniela Marinilli interrogata oggi nel carcere di Chieti e non parlerà, domani, neanche il suo fidanzato Guido Petrarca che invece si trova ancora in via Lamaccio. Troppo complessa la loro posizione nell’inchiesta condotta dalla guardia di finanza e coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona Stefano Iafolla, nella quale i due sono finiti in carcere insieme ad Armando Di Pietro e Adriano Esposito, questi ultimi arrestati in flagranza di reato la sera del 2 ottobre scorso dopo aver scaricato oltre 15 chilogrammi di droga nel garage dell’economo comunale (Di Pietro).


La scelta dei rispettivi avvocati, Alberto Paolini e Alessandro Scelli, sembra dettata dalla complessità della situazione e da una serie di intercettazioni ambientali, telefoniche e riprese video, che incastrano i due al loro ruolo di cavalli dello spaccio a servizio del “capo”, ovvero il pluripregiudicato Massimiliano Le Donne che, ad oggi, resta latitante. Anzi da quanto si capisce dall’informativa, le indagini erano partite l’estate scorsa proprio dopo la segnalazione di un confidente sull’attività di spaccio messa in piedi dalla Marinilli che, per questo, venne seguita e spiata dalla guardia di finanza.


L’aggravante dell’ingente quantitativo è il punto su cui ora i legali stanno lavorando per attrezzare la difesa, perché fermo restando la consapevolezza dei due fidanzati nell’attività di spaccio, dimostrata in modo netto nelle intercettazioni e nelle consegne, c’è da capire se essi erano altrettanto consapevoli che quel carico in arrivo fosse così sostanzioso.
La differenza non è di poco conto, perché il cosiddetto articolo 80, che viene contestato a tutti, fa schizzare le pene detentive ben oltre il semplice spaccio e rende più complicato l’eventuale alleggerimento delle misure cautelari. Tanto più che il chilo e mezzo di cocaina ritrovato nel garage aveva un principio attivo altissimo (quasi il 65%).
Il legale di Armando Di Pietro, Alessandro Margiotta, tuttavia ci proverà domani a chiedere i domiciliari, anche perché dopo le tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Marco Billi, sono stati delineati con maggiore chiarezza i ruoli nel gruppo e quello di Di Pietro, in effetti, sembra essere quello di un consumatore prestato a fare da deposito.

13 Commenti su "Una montagna di droga purissima, gli arrestati non parlano"

  1. nessuno vuole infierire su questi ragazzi ! ma se hanno deciso d spacciare si prendano le loro responsabilità e si facciano un bell anno almeno in carcere! noi che andiamo a lavorare per guadagnare siamo scemi???e comunque Sulmona sta piena di falliti che pippano …fate schifo !

  2. Saranno tutti liberi a breve

  3. Ricordo quando si cominciò a parlare di droga. Presero subito la palla in balzo i soliti mistificatori della realtà, i cosiddetti buonisti di maniera ed antifascisti su tutto ciò che sa di ordine e legalità, anche se a volte coercitiva.Questi cominciarono con il cambiare il termine tossicomane in tossicodipendente e nel considerare povero malato il consumatore abituale. Si parlava in interminabili tavole rotonde ,secondo il detto:”sediamoci attorno ad un tavolo e parliamone,”droga che fare?”. E loro stanno ancora là a parlarne,mentre la droga ormai dilaga a macchia d’olio, ovunque,come un fiume in piena, inarrestabile. Facile pensare che la cosa gli è sfuggita di mano; ormai lo smerciare la droga,in tutti i suoi prodotti, fattura miliardi e chi ne ha il comando possiede un esercito pronto a tutto e ben equipaggiato in mezzi e personale. Per i buonisti e misericordiosi è una battaglia persa e la cosa è ormai una epidemia infrenabile. Si batteranno il petto costoro? Mai, anzi mirano a renderla libera ,in modo da poterla vendere in apposite botteghe. Forse è la soluzione migliore. Tanto se non la vende lo stato la vendono gli altri,con una rete di spaccio enorme. Droga che fare? Stanno ancora parlandone. Una volta anche i consumatori venivano presi e portati alla disintossicazione coatta ed anche messi in galera,”altro che poveri malati”. Quando mai il bene ha sconfitto il male con le belle parole delle fiabe di Andersen?

    • io non so che di che droghe faccia uso lei Modesto, certo devono essere del tipo allucinoggeno se confonde gli antifascisti con l’illegalità dello spaccio. Il problema della droga è essenzialmente legata allo spaccio più che al consumo, la vendita autorizzata ne ridurrebbe (come dimostrato altrove) considerevolmente l’uso e il business illegale che vi gira intorno

  4. Penso che uno che si firma “ma che davero”,faccia uso di droghe psichedeliche, mentre accusa me di usare droghe,dopo non avere capito una cippa(eufemismo) di quello che ho scritto e perché ho parlato di fascismo,accusa mossa dai buonisti à la mode,a tutti coloro che reclamano ordine e legalità. Ed in tutto questo bailamme di smercio di droga e drogati,lei pensa “per davvero” che ci sia ordine e legalità?Va da sé che i buonisti,appena qualcuno li richiede, subito lo accusano di fascismo. Allora è lei a non avere capito un tubo causa uso di alcuni melange e misture allucinogene. Stia bene, intelligentone!
    E lo capiscono anche quelli del Cottolengo di Torino, che se girano quintalate di marijuana e cocaina, vuol dire che alla base c’è un consumo sfrenato ed ormai sfuggito di mano. Scommetto che anche lei partecipa alle sedute dei soloni del “droga che fare?”Stanno da anni intorno a quel tavolo, mummificati, i soloni che hanno ridotto l’Italia e non solo, a brandelli.

  5. Dunque signor Modesto secondo il suo assunto chi reclama ordine e legalità è fascista, invece i democratici e antifascisti sono contro l’ordine e la legalità. Questa è “davero” bella, figlia della presunzione (altro che “Modesto”) e di una semplificazione degna di un analfabeta funzionale come probabilmente lei è (visto che dice di non far uso di droghe quando scrive). E d’altronde anche nell’uso delle parole -“intelligentone”- dimostra di essere una vittima inconsapevole della propaganda della fabbrica dell’odio alimentata da capitan findus che magistralmente le ultime due inchieste di Report hanno mostrato con dati inoppugnabili e risvolti inquietanti. In quanto ai riferimenti al Cottolengo preferisco non commentare nemmeno, perchè sono in linea con il suo sentire razzista. Lei è solo un piccolo ingranaggio nella macchina dell’odio e dell’ignoranza che sta disintegrando, questa sì, la nostra società e il nostro Paese. La vera droga da debellare, prima della cocaian, è quella di cui fate uso voi.

  6. Lei “ma per davero” sicuramente ha il birignao e la scuffia sotto il naso. Parla come il saggio del monte ,dove vanno quelli per le fatture.Va a confutare il tutto,anche se io cito delle realtà, mi rimprovera di essere razzista:”il suo sentire razzista”. Vomita tutto il suo sentire interiore, come farebbe uno affetto da stravaso biliare. E’ un saputello che sa solo insultare,sicuramente un “orso”. E’ un signorino acculturato ma non colto, uno che spara ad alzo zero se non trova l’altro allineato al suo sentire. Si sente superiore,mentre invece è un povero mentxcxtto che non sa nulla della droga e di quelli che hanno nel tempo impedito che si prendessero seri provvedimenti,quelli che ragionano come lei e che partono lancia in resta accusando gli altri di fascismo,razzismo e corbellerie del genere. Proprio come fa lei, che già mi ha inquadrato come :ignorante,razzista,ingranaggio della macchina dell’odio e cose simili. Che ne sa lei dei miei trascorsi e di chi sono io. Moderi la sua spocchia, imbxcxllx.

    • come volevasi dimostrare: Modesto lei è privo di contenuti e nella sua rissa da bassofondo leghista non cado. Le faccio solo notare che l’unico ad offendere, qui, è stato lei. Ma d’altronde è stato ben forgiato. A non rivederci

  7. “io non so che di che droghe faccia uso lei Modesto, certo devono essere del tipo allucinoggeno “..A parte che allucinogeno si scrive con una sola G, le pare che il suo incipit non sia offensivo? Mi dà del drogato e poi dice che ad insultare ho cominciato io. Lei non me la racconta giusta caro “per davero”(lo so che”davero” lo ha scritto alla romana),ma allucinoggeno,come la mettiamo?) Lei deve imparare a rispondere garbatamente adducendo la sue tesi,senza partire con frasi poco riguardose verso il suo interlocutore. Solo così si può discutere con calma.Io non sono abituato a porgere le guance né tanto meno le chixppx. Ad uno può piacere ciò che scrivo ad altri come lei no, però deve rispondere educatamente, non come fanno certi cialtroni. SE UNO IGNORA QUALCOSA È SICURO CHE LA INSEGNERÀ. STIA BENE.

  8. W l antifascismo abbasso la droga tutto il resto è bla bla bla

  9. BLA BLA BLA.Certo l’antifascismo va bene, chi vorrebbe una dittatura? Nessuno. Sia chiaro nemmeno io,meglio una sana e seria democrazia, non certo come quella buffa con l’attuale governicchio dei venditori di bibite e finti saccenti del nulla,ora onorevoli. Gli antifascisti sarebbero andati molto meglio ai tempi del “mascellone” e non a babbo morto. Sa cosa disse il generale americano Clark, che con i suoi soldati si trovava alle porte di Roma a Malaparte,allora ufficiale del rinnovato esercito italiano del regno del sud? Gli fece una domanda:”quanti abitanti fa l’Italia?” Rispose Malaparte: ” 50 milioni circa”. No, disse Clark, 100milioni, 50 milioni di fascisti e 50 milioni di antifascisti. Per dirla con Flaiano: il popolo corre sempre dalla parte del vincitore.
    Ora fare l’antifascista quando il fascismo è morto e sepolto ed esiste solo nella fantasia, causa 4 scalmanati che ostentano il saluto romano, è troppo facile. Nulla da dire contro i black bloc, che sfasciano tutto durante le proteste di piazza
    Per quanto riguarda la droga, ora per me è troppo tardi metterci un rimedio, si può trovare in ogni angolo delle città e dei paesi. I trafficanti hanno un potere enorme ed hanno al servizio un esercito di uomini pronti a tutto, mezzi, danaro e quant’altro. Era prima che bisognava intervenire, ma la cosa è stata sotto valutata e lasciato fare. Che coloro che se ne sono incaricati e ci hanno governato ,hanno sbagliato tutto, si vede, lo abbiamo sotto gli occhi.Solo chi non vuol vedere non si rende conto. Ecco allora io le dico, chi ha fatto sinora BLA,BLA,BLA, COME DICE LEI?
    PS IO MI RIFERIVO ALL’ACCUSA DI FASCISMO CHE VENIVA PRONUNCIATA CONTRO COLORO CHE VOLEVANO LEGGI SEVERE E PENE ADEGUATE PER TRAFFICANTI E CONSUMATORI. MA NON SONOS TATO CAPITO A CHI LEGGE CON LE FETTE DI SALAME SUGLI OCCHI E LA MENTE OFFUSCATA DA PATOLOGIA IDEOLOGICA.

  10. ahahahah… grande Modesto, la stessa frase che mi disse mia nonna alla domanda nonna ma gli italiani erano tutti fascisti ? risposta, con Mussolini tutti fascisti morto mussolini tutti comunisti .

  11. Be visto la nuova politica dell odio e dei selfie non direi proprio e visto i risultati elettorali a sulmona si evince un massiccio consumo di droga e ignoranza

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