Una Fiaccolata per la Pace per dire basta a tutte le guerre. Un richiamo alla mobilitazione che il Tavolo della pace e della solidarietà della Valle Peligna rivolge a quanti intendano dire “no” ai conflitti che sconvolgono il pianeta “per ricostruire un mondo di pace, di sicurezza e di benessere per tutte e per tutti”.
Un messaggio che ieri è arrivato forte anche dall’incontro organizzato sempre dal Tavolo per la pace presso la libreria Ubik di piazza XX settembre e che, trasmesso in streaming dalla nostra testata, ha visto come protagonisti due inviati di guerra come Angelo Fiorilli e Lucia Goracci. Una chiacchierata, la loro, centrata in particolare sul tema dell’informazione e di come, in questa nuova e devastante guerra a Gaza, sia difficile raccontare quello che sta accadendo. Con le zone di guerra inaccessibili agli inviati e la difficoltà nell’entrare in empatia e così trasmettere la sofferenza che stanno vivendo le popolazioni civili.
La “sveglia” della pace suonerà in particolare a Sulmona, come in tante piazze italiane, sabato 24 febbraio alle ore 18 quando prenderà il via dalla Fontana del Vecchio un corteo per lanciare forte un messaggio di pace contro “tutte le guerre che ormai si susseguono con ritmo ed intensità crescente” e ribadire che “non ci sarà giustizia sociale e climatica, lavoro dignitoso e piena democrazia in un mondo sempre più in guerra” recita il comunicato dell’associazione.
Movimenti, reti, associazioni, parrocchie, comitati locali e cittadini sono invitati dunque a manifestare contro tutti i conflitti che mettono a rischio la sopravvivenza dell’umanità, dalla guerra in Ucraina che dopo due anni ha causato “centinaia di migliaia di morti, milioni di profughi in fuga e un terzo del Paese distrutto” a quella in Siria dove tredici anni di guerra hanno distrutto “una secolare convivenza inter-religiosa e inter-comunitaria”. Senza dimenticare il continente africano da sempre oppresso da guerre e neo-coloniasmo che “schiacciano le speranze di democrazia e libertà”.
Per arrivare “all’ultimo e più drammatico esempio di questa spirale distruttiva”, l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre che con le sue 1200 vittime, oltre 200 ostaggi e stupri di guerra sulle donne israeliane ha portato all’assedio della striscia di Gaza da parte del governo israeliano con quasi 30mila morti palestinesi e la distruzione di ospedali, scuole e presidi ONU.
“Una escalation di crimini di guerra che condanniamo – sostengono gli organizzatori della Fiaccolata della Pace – e che debbono essere fermati immediatamente per affrontare politicamente e culturalmente le cause che li hanno determinati”. E per cancellare l’idea di un ordine mondiale basato sullo scontro anziché sulla giustizia tra i popoli e riportare il diritto internazionale al centro dei rapporti geo politici attualmente ostaggio della forza militare.
“La guerra non è mai una soluzione e l’orrore non deve diventare un’abitudine” con queste parole il Tavolo della pace e della solidarietà della Valle Peligna invita a partecipare alla manifestazione di sabato prossimo perché mobilitarsi oggi significa “affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte”.
Grazie per la diretta di ieri