Un unico settore giovanile per Virtus e Nerostellati, ma la Virtus stoppa

Foto di Giacomo Centofanti

“Insieme sì, ma prima lasciateci finire il campionato” questo sembra dire la società sportiva della Virtus Pratola dopo che i Nerostellati hanno ufficializzato la futura fusione dei settori giovanili delle due società: “Affinché si crei una sola Società che sia una fucina di ragazzi che condividano spirito e valori fondamentali per lo sport peligno, oltre a cercare di formare talenti importanti che sbocciano nel territorio peligno”.

Alla Virtus questa è sembrata un’ufficializzazione un po’ affrettata al punto da dover pubblicare una nota ufficiale in cui temporeggia in attesa della fine della stagione: “La nostra Società, pur confermando l’esistenza di trattative ben avviate per il realizzarsi di questo progetto, che sarebbe una enorme opportunità per i giovani del nostro territorio, tiene a precisare che ad oggi esistono ancora dettagli in via di definizione, per i quali entrambi i Presidenti lavoreranno affinché possa concludersi positivamente l’accordo”.

Di certo l’eventuale fusione fra i settori giovanili delle due società rappresenta una grande opportunità per il paese pratolano. Nulla esclude che questo possa essere un primo passo verso un avvicinamento anche delle prime squadre. Il calcio a certi livelli costa parecchio e per una piccola realtà come quella di Pratola avere due squadre in categorie importanti è una divisione delle forze economiche in campo che può essere pagata poi nei risultati.

Certo il piccolo incidente diplomatico accaduto in questo momento non è proprio di buon auspicio se si pensa ad un eventuale futuro insieme, però il percorso è ancora lungo e ci sarà tempo e modo per chiarire le posizioni delle società, fermo restando quello che sostiene la dirigenza Nerostellata in una nota: “Questo accordo é la testimonianza di una volontà di creare qualcosa di importante in ambito sportivo nel Centro Abruzzo, che troppe volte, a causa di sciocchi campanilismi si è visto frenare in un’ascesa sportiva e calcistica che invece meriterebbe” e a noi non resta che augurare buona fortuna.

Savino Monterisi