Bella vignetta ed anche molto eloquente. Tra le due Madonne, quella vestita di verde che scappa in piazza di Sulmona e quella di Pratola dal manto celeste trapuntato in oro, la vittoria di flusso turistico, spetta a Sulmona, che ha riempito piazze ed alberghi. Non può essere che così, in quanto la Madonna di Sulmona fa parte di una rappresentazione scenica,quella della resurrezione del Cristo verso il quale Lei scappa incontro, dopo avere abbandonato il manto nero a lutto. A Pratola invece confluiscono pellegrini, per lo più del circondario, spinti da fede religiosa e molti per chiedere una supplica miracolistica. Cosa che resiste,nonostante il tumultuare della vita moderna, che non ammette più soste. Ricordo quando i pellegrini venivano con il treno, in tempi non tanto remoti, il viale era affollato di gente che andava e veniva e durante il percorso vi erano molti punti di ristoro, alcuni con la famosa frasca appesa ai lati del locale,con la classica bottiglietta di gassosa e di vino, ad indicare ciò che si offriva e vendeva. Ora non più. Con il treno non viene più nessuno, arrivano in macchina per una “toccata e fuga”. Comunque ,da quando c’è stato il terremoto, i fondi per la festa scarseggiano, la gente non ha più le possibilità di offrire tanto, ma si limita a pochi spiccioli. Per cui l’apparato dei festeggiamenti ne soffre e fa quel che può, attenendosi alle strettoie di quanto raccolto. A Pratola ci sono stati sempre cantanti di grido. Basti citare: la PFM, G.Nannini,Albano,Nino D’Angelo,Rita Pavone,etc,etc. Ora non più,non ci sono fondi per poterli pagare. Ed è giocoforza che la Madonna di Sulmona che scappa in piazza, può benissimo aprire il catalogo,per farlo vedere alla sua confinante pratolana: Ecco Sorella, il catalogo è questo. E’ vero Sulmona ha vinto la sfida.
A proposito, è da qualche anno che non vedo più a Pratola, lungo il corso, il pappagallo che estraeva con il becco “la pianeta” ed immancabilmente veniva durante le festa della Madonna. Figure e personaggi del bel tempo che fu, che vengono un poco alla volta a mancare ed io ne ho una grande e struggente nostalgia.”Laudator temporis actis. Fugit irreparabile tempus”
bene,ma quale “gara”,presenze,turismo…i numeri statistici sono chiarissimi,meno 13-15% per Pasqua,-19% in generale,per non parlare di quello del Paese intero,la discesa continua inesorabile…di Signore che corrono(anche in autostrada) o di cori, piu’ “rappresentazioni storiche/religiose/commerciali siamo pieni, primi in Europa,purtroppo tutte con scarsi risultati,la conferma nei numeri,quindi? Abruzzo ultimo con il Molise nelle classifiche presenze turistiche …piu’ che “vittorie” retrocessione,piu’ che alberghi pieni,piazze piene con escurzionisti del fuori porta,che non creano nessun tipo di economia,dunque’?Piu’ delle illusioni… d’obbligo qualche riflessione,studio,approfondimento,analisi,ricerca,chiedersi almeno:per quali ragioni,nel mercato dei flussi turistici , gli altri “competitors” crescono mentre noi siamo al “catalogo”,o no?
Bella vignetta ed anche molto eloquente. Tra le due Madonne, quella vestita di verde che scappa in piazza di Sulmona e quella di Pratola dal manto celeste trapuntato in oro, la vittoria di flusso turistico, spetta a Sulmona, che ha riempito piazze ed alberghi. Non può essere che così, in quanto la Madonna di Sulmona fa parte di una rappresentazione scenica,quella della resurrezione del Cristo verso il quale Lei scappa incontro, dopo avere abbandonato il manto nero a lutto. A Pratola invece confluiscono pellegrini, per lo più del circondario, spinti da fede religiosa e molti per chiedere una supplica miracolistica. Cosa che resiste,nonostante il tumultuare della vita moderna, che non ammette più soste. Ricordo quando i pellegrini venivano con il treno, in tempi non tanto remoti, il viale era affollato di gente che andava e veniva e durante il percorso vi erano molti punti di ristoro, alcuni con la famosa frasca appesa ai lati del locale,con la classica bottiglietta di gassosa e di vino, ad indicare ciò che si offriva e vendeva. Ora non più. Con il treno non viene più nessuno, arrivano in macchina per una “toccata e fuga”. Comunque ,da quando c’è stato il terremoto, i fondi per la festa scarseggiano, la gente non ha più le possibilità di offrire tanto, ma si limita a pochi spiccioli. Per cui l’apparato dei festeggiamenti ne soffre e fa quel che può, attenendosi alle strettoie di quanto raccolto. A Pratola ci sono stati sempre cantanti di grido. Basti citare: la PFM, G.Nannini,Albano,Nino D’Angelo,Rita Pavone,etc,etc. Ora non più,non ci sono fondi per poterli pagare. Ed è giocoforza che la Madonna di Sulmona che scappa in piazza, può benissimo aprire il catalogo,per farlo vedere alla sua confinante pratolana: Ecco Sorella, il catalogo è questo. E’ vero Sulmona ha vinto la sfida.
A proposito, è da qualche anno che non vedo più a Pratola, lungo il corso, il pappagallo che estraeva con il becco “la pianeta” ed immancabilmente veniva durante le festa della Madonna. Figure e personaggi del bel tempo che fu, che vengono un poco alla volta a mancare ed io ne ho una grande e struggente nostalgia.”Laudator temporis actis. Fugit irreparabile tempus”
bene,ma quale “gara”,presenze,turismo…i numeri statistici sono chiarissimi,meno 13-15% per Pasqua,-19% in generale,per non parlare di quello del Paese intero,la discesa continua inesorabile…di Signore che corrono(anche in autostrada) o di cori, piu’ “rappresentazioni storiche/religiose/commerciali siamo pieni, primi in Europa,purtroppo tutte con scarsi risultati,la conferma nei numeri,quindi? Abruzzo ultimo con il Molise nelle classifiche presenze turistiche …piu’ che “vittorie” retrocessione,piu’ che alberghi pieni,piazze piene con escurzionisti del fuori porta,che non creano nessun tipo di economia,dunque’?Piu’ delle illusioni… d’obbligo qualche riflessione,studio,approfondimento,analisi,ricerca,chiedersi almeno:per quali ragioni,nel mercato dei flussi turistici , gli altri “competitors” crescono mentre noi siamo al “catalogo”,o no?