C’erano le lire di Napoleone Imperatore del 1808, quelle della Repubblica Veneta del 1848, i ducati in oro di Francesco Giuseppe, le monete di Ferdinando di Borbone e ancora sterline in oro, monete canadesi in argento e gioielli e soldi: una collezione di poco più di 35mila euro di valore stimato, sparita dalle due casseforti della casa delle vacanze dove una famiglia originaria di Raiano e residente a Torino torna di tanto in tanto.
Un misterioso furto avvenuto, o meglio scoperto, alla fine del 2013, quando il proprietario di casa tornando al paese aveva notato della polvere di metallo sulle scale, scoprendo poi essere lo scarto della perforazione avvenuta con una mola elettrica a danno delle due casseforti nelle quali custodiva il tesoro. Alla porta d’ingresso e alle finestre, però, nessun segno di effrazione: chi aveva rubato la collezione, insomma, doveva avere le chiavi.
Dopo qualche mese dalla denuncia, così, il nipote del proprietario dice ai carabinieri dove quel tesoro di numismatica era nascosto (senza specificare, però, chi l’avesse rubato): dopo una perquisizione in casa finisce sotto inchiesta così la sua ex fidanzata Barbara Ilenia Bianco, trentunenne di Pratola Peligna che oggi è stata condannata con l’accusa di ricettazione dal tribunale di Sulmona a due anni di reclusione e ad una multa di 600 euro.
La giovane, con problemi di dipendenza, si è difesa sostenendo di essere solo un “deposito” temporaneo di quella merce e per questo il suo avvocato, Alberto Paolini, ha annunciato il ricorso in Appello contro la sentenza emessa oggi.
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