Un monumento al “fallimento”. Crowdfunding per una statua a Girardengo

Un monumento ad un fallimento: non è un ossimoro ma uno stile di vita e di pensiero che affonda il suo perché nella straordinaria storia sportiva del “Campionissimo”, come veniva chiamato Costante Girardengo. A cento anni da quel gesto umano, più che sportivo, che lo vide protagonista nel Giro d’Italia del 1921 quando sulle montagne dell’Altipiano delle Cinquemiglia il ciclista scese dalla bici, tracciò una croce in terra e da lì non si mosse, rinunciando alla tappa e nonostante l’insistenza di organizzatori e allenatori. Girardengo “il grande campione” fissò in quel momento il limite, cedendo all’uomo lo spazio che era del superuomo, “arrendendosi” alla fatica e al panorama che si apriva intorno a lui.

A quel gesto e a quel campione umano, Alessandro Lucci, partendo dalla suggestione lanciata da Ugo Del Castello e con l’aiuto dello scultore Stefano Faccini, ergerà un monumento da posizionare in quei luoghi (la scelta esatta della location, tra Rivisondoli e Rocca Pia è ancora da decidere con esattezza) a memoria di quel giorno, come monito alla dimensione umana di ognuno di noi e come sprone a realizzare su quelle montagne percorsi cicloturistici, magari recuperando il tracciato della Napoleonica.

L’opera, intitolata “L’uomo Costante”, sarà realizzata in pietra grigia della Maiella su un blocco di sei metri cubi, grazie ad un crowdfunding a cui hanno già aderito associazioni e privati, ognuno con il suo contributo, come quello dello YouTuber Loreto Valente che realizzerà tre diversi video sul progetto. Costerà 15mila euro che i promotori dell’iniziativa contano di racimolare con 150 donatori che potranno firmare l’opera nel retro. L’obiettivo è di finirla entro metà maggio ed esporla su un camion itinerante in Alto Sangro a partire dalla tappa abruzzese del Giro d’Italia che partirà da Castel di Sangro. Poi a settembre, in occasione del passaggio del Giro storico d’Italia in bici, sostenuto dal Giro d’Italia d’epoca, di cui è presidente la nipote di Girardengo, Michela Moretti Girardengo, la scultura diventerà monumento con il suo posizionamento in strada.

“Una scultura che potrà essere vissuta – spiega Lucci – dove ci si potrà entrare dentro per far parte della stessa”. L’opera rappresenta il “Campionissimo” con le braccia conserte a ricordare quella X, con lo sguardo alto a contemplare il panorama e, scavata nel bassorilievo, la bici che, come un disegno tecnico dell’epoca, segnerà la memoria.

Un’operazione artistica, dal grande valore filosofico, sportivo e di marketing.

Commenta per primo! "Un monumento al “fallimento”. Crowdfunding per una statua a Girardengo"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*