Il miserere sulla “bancarotta dell’umanità”, firmato dal vescovo

Oltre 1,5mila visualizzazioni e 60 condivisioni per il Misere Mei Domine del vescovo della diocesi Sulmona-Valva, Michele Fusco, scritto in apertura della Settimana Santa, in occasione della presentazione dei canti del Venerdì Santo. Un messaggio recitato ieri in occasione del tradizionale concerto delle Palme in cattedrale e rilanciato attraverso il social Facebook, per diffonderlo alla massa credente e a chi ne sa cogliere il valore.
Il bello è che quello di Monsignor Fusco non è un Miserere qualsiasi, ma conserva i più trasparenti doni dei valori cristiani, quell’umanità rara in tempi come questi che non si limita alla religione.

Quel “Abbi pietà di me” universale che evoca a sé le tragedie di oggi, “l’indifferenza di fronte al grido di dolore di tanti fratelli che vivono in una situazione di disagi e pur passandogli accanto non abbiamo il coraggio di intervenire”, quante volte accade? Il grido di Destinity, ricorda Fusco, al sesto mese di gravidanza e problemi respiratori, respinta dalla gerdamerie francese, lasciata alla stazione di Bardonecchio, morta quella notte dopo aver partorito. E un’altra donna incinta, quella salvata da un alpinista in alta quota che ora rischia il carcere per aver esercitato quell’umanità che tanto si vuole schiacciare; disumanizzare l’altro, diverso solo perché parte di un altro confine stabilito dagli uomini stessi.

“Abbi pietà di me” continua il vescovo, per le vittime del “potere” in Siria; per il sequestro della nave spagnola Open Arms da parte della Procura di Ragusa, aveva salvato alcuni migranti libici rifiutando di consegnarli alle stesse autorità; per il giovane eritreo e chi come lui arriva in Italia “pelle e ossa” come ai tempi dei campi di concentramento nazisti; per le violenze nei campi libici dove l’uomo diventa nulla, un milioni di uomini (come da rapporto Onu) sono il nulla; per gli accordi siglati tra gli stati (quelli dell’Italia con la Libia e la Turchia) pur di placare gli arrivi e per le tante forme di violenza che ogni giorno si raccontano.
E per la dignità negata ad operai e padri di famiglia da chi bada solo al profitto; e i soldati italiani inviati in Niger, paese nel frattempo all’oscuro di tutto; per gli uomini di chiesa che ogni giorno calpestano i diritti dei più deboli tradendo la propria fede; per le condizione dei campi profughi in Grecia.

Un “abbi pietà di me” per il silenzio in generale “per noi cristiani che mentre veneriamo in questi giorni nelle nostre chiese, quel Gesù crocifisso, torturato e sfigurato, ci rifiutiamo di riconoscere nella carne martoriata dei nostri fratelli e sorelle migranti la carne viva di Cristo oggi”.
Un messaggio di riflessione che vola oltre i confini, anche e soprattutto religiosi li dove, ricorda Fusco la denuncia del collega greco Hyeronymous, insiste la “bancarotta dell’umanità”. Per tutti i Goldwin a Sulmona, nella Valle Peligna, in Italia e nel mondo, con queste immagini nel cuore,  facciamocelo un “mea culpa”.

Simona Pace

9 Commenti su "Il miserere sulla “bancarotta dell’umanità”, firmato dal vescovo"

  1. bene,il sig.fusco dimentica volutamente gli scandali nella chiesa,i costi,i miliardi versati onde evitare le condanne,denari dei fedeli sottratti alle opere di misericordia di cui le ragioni delle donazioni nel mistero della fede…ed anche gli scontri dei vari teologi sulle ricchezze della chiesa,l’oro,gli investimenti,gli amministratori,i ritorni personali,beni immobili,ecc,ecc un’offesa all’umanita’ altro che bancarotta,di certo marcinkus insegna….visibilita’ uguale consenso, gli imput dei vertici…l’ambizione umana del potere,il piccolo teatro di uomini che,con la pretesa di amministrare il cristianesimo ufficiale,sembrano per lo piu’ostacolare il vero spirito del cristianesimo….monito profezia di J.Ratzinger…abbi pieta’ dei falsi messia..o no?

  2. “Il grido di Destinity, ricorda Fusco, al sesto mese di gravidanza”

    Ma come il vescovo è al sesto mese di gravidanza?

  3. Professor Pelino, lei è stato pesante come professore, come preside ed ora anche come lettore.

  4. Luisa ciampaglia | 27 Marzo 2018 at 08:28 | Rispondi

    Buongiorno. Ho assistito a canto del miserere. Dove trovo la lettura del vescovo, vorrei condivederla.

    • MISERERE MEI, DOMINE
      Per la nostra indifferenza di fronte al grido di dolore di tanti fratelli che vivono in situazione di disagio e pur passandogli accanto non abbiamo il coraggio di intervenire.

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per Destinity, donna nigeriana incinta, respinta dalla gendarmeria francese. Lasciata alla stazione di Bardonecchio, durante la notte, nonostante il pancione di sei mesi e nonostante non riuscisse quasi a respirare perché affetta da linfoma. E’ morta in ospedale dopo aver partorito il bimbo.

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per il dolore che stanno vivendo le tante famiglie in Siria, coinvolti in una guerra senza senso, che miete tante vittime innocenti solo perché alcune nazioni non hanno ottenuto quanto speravano.

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per la procura di Ragusa che ha messo sotto sequestro la nave spagnola Open Arms per aver soccorso dei migranti in acque internazionali, rifiutandosi di consegnarli ai libici che li avrebbero riportati nell’inferno della Libia.

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per quel giovane eritreo di 22 anni che pesava 35 kg, ridotto alla fame in Libia, arrivato a Pozzallo, morto poche ore dopo in ospedale. Il sindaco che lo ha accolto fra le sue braccia, inorridito ha detto: ”Erano tutti pelle ed ossa, sembravano usciti dai campi di concentramento nazisti”.

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per la violenza insensata con cui si uccide un fratello, una sorella, un figlio, una madre. Pensando che questa strada possa risolvere i propri problemi e invece ne genera tanti altri.

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per quasi un milione di rifugiati che sono sottoposti in Libia – secondo il Rapporto del segretario generale dell’ONU, A. Guterres – a “detenzione arbitraria e torture, tra cui stupri e altre forme di violenza sessuale, a lavori forzati e uccisioni illegali.”

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per coloro che in nome di un profitto maggiore sono pronti a sacrificare la serenità di intere famiglie, mettendo in ginocchio la dignità di operai e padri di famiglia.

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per l’accordo fatto dal governo italiano con l’uomo forte di Tripoli, El- Serraj (non c’è nessun governo in Libia!) per bloccare l’arrivo dei migranti in Europa.

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per l’invio illegale dei soldati italiani in Niger deciso dal Parlamento italiano, senza che il governo del Niger ne sapesse nulla e che ora protesta.

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per quanti membri della Chiesa che, per il ruolo che hanno, calpestano la dignità di persone indifese e più deboli, tradendo la loro scelta di consacrati a servizio degli ultimi.

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per l’accordo della UE con la Turchia di Erdogan con la promessa di sei miliardi di euro, per bloccare soprattutto l’arrivo in Europa dei rifugiati siriani, mentre assistiamo a sempre nuovi naufragi anche nell’Egeo: l’ultimo ha visto la morte di sette bambini!

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per la condizione dei migranti nei campi profughi delle isole della Grecia. “Chi vede gli occhi dei bambini che incontriamo nei campi profughi – ha detto l’arcivescovo Hyeronymous di Grecia a Lesbos – è in grado di riconoscere immediatamente, nella sua interezza la “bancarotta dell’umanità.”

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per la denuncia da parte delle autorità francesi di una guida alpina che rischia cinque anni di carcere per aver aiutato una donna nigeriana in preda alle doglie insieme al marito e agli altri due figli, trovati a 1.800 m, nella neve.

      MISERERE MEI, DOMINE
      Per il silenzio di tutti noi di fronte alle violenze e alle morti di tanti nostri fratelli. Per noi cristiani che mentre veneriamo in questi giorni nelle nostre chiese, quel Gesù crocifisso, torturato e sfigurato, ci rifiutiamo di riconoscere nella carne martoriata dei nostri fratelli e sorelle migranti la carne viva di Cristo oggi.

      MISERERE MEI, DOMINE

  5. Luisa ciampaglia | 27 Marzo 2018 at 08:29 | Rispondi

    Sono scesa a Sulmona dalle montagne per assistere a questa commovente manifestazione

  6. PER IL MASCHERATO “ELZEVIRO”, BENE E’ L’ERRORE, MALE LA CORREZIONE: IL SUO E’ UN MONDO ROVESCIATO!

  7. bene,grazie ai vari anonimi e non, per fortuna tanti…il sorriso torna,non per tutti la speranza ,purtroppo….i generosi esistono,non sono indifferenti,operano in silenzio in assenza di pubblicita’….l’altruista,caritevole,magnanimo..non sappia la tua sinistra cio’ che fa la tua destra..non suonare la tromba davanti a te,come fanno gli ipocriti… lo scopo dello spettacolo/manifestazione con monito…per la visibilita’,spot pubblicitari altro che grido di dolore,voluto silenzio sulle realta’ dei falsi messia….o no?

  8. Bisogna specificare che la donna è stata respinta alla frontiera francese quando era al sesto mese di gravidanza,poi è stata ricoverata al Sant’Anna di Torino e fatta arrivare al settimo mese. Unica possibilità di partorire un bimbo prematuro con chance di sopravvivenza. Se avesse partorito al sesto mese,sarebbe un aborto. Il bimbo pesa 900 grammi e la madre affetta da linfoma purtroppo è morta.
    Comunque ora i religiosi si interessano più di problemi sociali,invece di spiegare le sacre scritture e farci capire i misteri della religione e della passione e morte di Cristo. La misericordia passa per questa via. Se non capiamo Cristo e la fede, ci mancherà sempre la misericordia. Sarà solo un modo di dire e di fare e non di cuore. Questo è il compito del pastore Fusco.

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