Un “infortunio” sull’equilibrio della Casini

Al telefono non risponde da giorni anche se alla maggioranza ha assicurato la sua presenza mercoledì in consiglio. La sedia di Angelo Amori, d’altronde, potrebbe risultare essenziale per la tenuta dell’amministrazione Casini che dopodomani si gioca la sua sopravvivenza con la votazione sul bilancio. Conti alla mano, infatti, la sindaca dovrebbe contare su tutte le forze a disposizione per evitare il commissariamento, perché se le dichiarazioni di voto della vigilia venissero confermate il documento di programmazione economica dovrebbe passare con un solo voto di scarto: 8 favorevoli (quel che resta della maggioranza), 7 contrari (l’opposizione a cui si è aggiunto Tirabassi) e 2 astenuti (D’Amico e Ramunno).

Ecco che la presenza di Amori diventa dirimente, perché con un voto di parità il bilancio comunque non passerebbe. Il problema è che Amori sembra non potersi presentare in consiglio, se non rischiando il licenziamento. Dipendente Asl, infatti, Amori è attualmente in infortunio e il decreto Madia, entrato in vigore a gennaio scorso, equipara questa condizione a quella della malattia. In altre parole durante lo svolgimento dell’assise, Amori dovrebbe restare a casa per evitare che una eventuale visita fiscale (che per i dipendenti pubblici obbliga alla reperibilità dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18) metta a rischio il suo posto di lavoro. Non è chiaro se il consigliere dipendente Asl abbia ottenuto una deroga, né abbiamo potuto verificarlo direttamente con l’interessato.

Ad ogni modo la sua assenza potrebbe essere supplita dai flirt politici tra Di Masci e la Casini, ovvero il cosiddetto “patto del branzino” che Di Masci, in rotta con un pezzo del suo Pd, avrebbe siglato con il consigliere regionale Andrea Gerosolimo in un noto ristornate di pesce di Raiano.

Di Masci e con lui Di Rienzo e Ranalli, hanno promesso alla direzione del Partito che mercoledì voteranno no al bilancio, ma si sa che la politica è l’arte del possibile.

Possibile, ad esempio, potrebbe essere un’astensione, oppure un’improvvisa assenza di qualche consigliere di opposizione che riequilibrerebbe i pesi tra maggioranza e minoranza, evitando così che un’altra fetta di maggioranza, quella che fa riferimento a Pingue, se la prenda troppo per l’eventuale appoggio spudorato del Pd.

Fermo restando l’incognita di D’Amico e Ramunno, con quest’ultimo più agguerrito per le non risposte avute sul polo scolastico: al voto di astensione dato in commissione, non è escluso che possa seguire un voto contrario in consiglio.

Per questo le prossime ore per le colombe dell’amministrazione Casini saranno tutt’altro che di festa. Sarà quello di domani un giorno di intenso lavoro per la diplomazia politica. Con la Casini che mercoledì dovrà affidarsi alla “speranza”: per mezzogiorno è annunciata la sua presenza alla presentazione della Coppa Speranza, appunto.

1 Commento su "Un “infortunio” sull’equilibrio della Casini"

  1. vediamo chi rispetta le Leggi…deroghe non previste, sindacalisti inclusi,quindi in caso di presenza….immediata segnalazione alle Autorita’ di controllo,naturalmente schiena dritta, giornalisti…

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