Dagli ambienti della Dmc c’è molta irritazione, perché la legge sul Bimillenario non è ancora legge, ma solo un emendamento, e il rischio è che non si riesca a concretizzare davvero il finanziamento, che non si riesca a portare a casa un risultato, come d’altronde è stato negli ultimi tre anni.
I 350mila euro recuperati dall’emendamento a firma di Camillo D’Alessandro, d’altronde, sono la metà di quelli che erano stati stanziati nel 2017 e bisognerà lavorare ancora per vedere se ci sono spazi per rimpinguare in corso d’opera le casse.
Certo è che le divisioni e le liti non aiutano nell’impresa: tra medaglie intestate, rivendicazioni, recriminazioni. Tra sindaco, senatori e gruppi politici.
L’ultimo attacco, che segue all’ennesima esternazione, è quello che porta proprio Italia Viva: “Esiste una sostanziale differenza tra il ‘dire’ e il ‘fare’ – scrive Italia Viva -: il dire dalle chiacchiere da bar arriva al massimo al lancio di un comunicato stampa, il fare porta a casa risultati. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: il tempo non è a disposizione di nessuno. Ora, la Sindaca che dice ‘Apprendo dalla stampa’ e la Senatrice che ammette suo malgrado di aver perso 750 mila euro per la città che rappresenta, prendano insieme un autobus e vadano a Roma a mettere in moto la macchina per far funzionare questi benedetti 350mila euro che sono per la città di Sulmona. Tra il dire e il fare esiste una sostanziale differenza ma per dimostrare che si riesce anche a fare, oltre che a dire, il tempo non è mai abbastanza e l’aver perso 750 mila euro lo dimostra in maniera semplice ed eloquente”.
Anche perché il tempo stringe, il Comitato che deve ancora finire di comporsi dovrà vagliare e selezionare tra i sedici progetti arrivati quale premiare e poi bisognerà realizzarlo, entro il 31 dicembre rendicontarlo. E questa volta potrebbero non esserci più proroghe a disposizione.
Il dimezzamento dei fondi, d’altronde, non lascia grandi possibilità di manovre, con il museo o Casa Ovidio, quello che dovrebbe nascere nell’ex convento di Santa Caterina, che aspetta ancora, a distanza di anni e anni, di aprire i battenti.
bene,una corte di nani e ballerine,tutti degli inconcludenti,bravi solo negli annunci,
dichiarazioni,comunicati,chiacchiere appunto,solo chiacchiere di vanagloria,millanteria per meriti inesistenti,l’emandamento e’ uno spot pubblicitario ( complici gli amici di merenda pennivendoli prezzolati) per concretizzarsi: copertura finanziaria,poi le varie approvazioni ministeriali,commissione,ecc,ecc… con la complicatissima Legge,piu’ una magica illusione burocratica, manca la certezza,non e’ attuabile,nessuno dei “megadirettori galattici” firmera’,una voluta esagerazione burocratica… piu’ che un autobus,una navicella spaziale interstellare in grado di raggiungere Ovidio,o no?