Pezzi di memoria in città pronti da restituire. Il gruppo sulmonese degli alpini G. Tirone è pronto a celebrare la fine dei lavori su diversi monumenti che ricordano personalità importanti che a vario titolo hanno portato lustro a Sulmona. Mercoledì pomeriggio alle 17.30 la cerimonia di chiusura dei lavori si svolgerà davanti al busto di Carlo Tresca situato presso la villa comunale.
Mesi di lavoro (da aprile scorso) che hanno avuto l’obiettivo di far tornare all’originario splendore spaccati di storia, una presa in carico, una cura che mancava da tempo. Il lavoro dei volontari degli alpini è partito sul supporto lapideo di piazza del Carmine, lungo corso Ovidio, in cui campeggia il noto verso “Sulmo Mihi Patria Est…” ad opera dei soci Ana Giovanni Faraglia e Silverio Le Donne. Lavori che hanno interessato anche i cippi di viale Mazzini del caporale alpino Armando Ranucci , medaglia d’ oro al valor civile e medaglia di bronzo al valor militare, e del tenente colonnello alpino Giuseppe Tirone, medaglia d’argento al valor militare, interventi quest’ultimi curati da Gabriele e Umberto Malvestuto come anche il busto dell’anarchico Tresca che ha nei fatti chiuso la serie di restauri.
Un lavoro volontario che ha restituito a Sulmona e all’intero territorio peligno “ricordi fisici” dall’indubbio valore ,in modo del tutto “gratuito” sottolineano dal gruppo alpino, pronto a ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita dell’azione di pulizia dei vari monumenti alla quale hanno contribuito diverse realtà locali pronte a collaborare attraverso la fornitura dei materiali necessari. Gesto, quello degli alpini, che rappresenta l’amore per la propria città e rispetto di coloro che si sono distinti attraversando spaccati di storia per giungere fino alle future generazioni.
S. P.
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