Niente fondi e l’Ufficio per la ricostruzione di Goriano Sicoli, quello adibito alla lavorazione delle pratiche fuori cratere, rischia di chiudere. L’assessore regionale alle aree interne, Andrea Gerosolimo, ha così chiesto un incontro urgente con il sottosegretario con delega alla Ricostruzione, Paola De Micheli, per trovare le risorse finanziarie necessarie a far si che il lavori dell’ufficio possano proseguire.
“Proprio questa mattina – spiega Gerosolimo – il primo cittadino di Goriano Sicoli mi ha rappresentato la mancanza di fondi. Le competenze dell’ufficio di Goriano Sicoli – aggiunge- danno la misura dell’importanza del lavoro che sul territorio svolge tale ufficio. La mancanza di fondi costringerebbe, suo malgrado, il sindaco di Goriano a chiudere l’ufficio con il blocco di tutta l’attività amministrativa della ricostruzione”.
Nato come Ufficio Territoriale della Ricostruzione, di riferimento per l’area 7, nel tempo anche i comuni fuori cratere hanno sentito l’esigenza di affidarsi ad un ufficio apposito, per questo i vari sindaci, soprattutto della Valle Peligna, si sono incontrati e hanno deliberato di affidare a quello di Goriano Sicoli le proprie pratiche assumendo cinque tecnici ed un amministrativo in più rispetto a quelli che si occupano del cratere. “Il problema è che quelli del cratere sono pagati- spiega il sindaco di Goriano, Rodolfo Marganelli-, quelli del fuori cratere invece sono retribuiti a fattura. Da maggio 2016 non prendono lo stipendio- aggiunge Marganelli- un anno preciso”. E pensare che la pezza ce l’ha messa per tre mesi lo stesso Comune di Goriano anticipando 70mila euro. Poi l’ultimatum al Governo il quale ha promesso lo stanziamento di 420mila euro per coprire gli stipendi almeno per un anno. Soldi che in cassa ci sono effettivamente, in quelle della Protezione Civile e in riferimento alle annualità 2016 e 2017 che, però, non sono stati ancora trasferiti per problemi burocratici, ma, pare, lo saranno a fine mese. Anche perchè, nonostante tutto, nonostante la sospensione di un mese dalle attività, al momento l’ufficio è ancora aperto.
Di questa situazione la più penalizzata è Sulmona le cui pratiche sono bloccate anche per le integrazioni richieste dai tecnici dell’ufficio gorianese e mai pervenute, un “viaggio a gru zero” insomma. Certo, i Comuni potrebbero vedersela in autonomia ma in questi casi ci vuole una certa dimestichezza e non tutti sono pronti.
Simona Pace
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