Ufficio sisma, arrivano i rinforzi. Ultimatum dell’Ance

L’ultimatum dell’Ance arriva subito dopo che il Comune ha chiuso, questa mattina, la procedura di avviso pubblico per il reperimento di due tecnici a tempo determinato da inserire nell’ufficio sisma.
Una coincidenza che salva la faccia ai costruttori, i primi a lanciare la pietra della manifestazione pubblica con le ruspe e i primi a nascondere la mano, con un direttivo nei giorni scorsi nel quale su otto voti, solo i due rappresentanti di Sulmona si erano detti pronti a scendere in piazza.
Il comunicato diramato oggi dagli imprenditori è sì dai toni perentori: “La nostra azione di mediazione istituzionale non può più far fronte al malcontento – dice il presidente Ettore Barattelli -, che rischia di sfociare in azioni eclatanti. Urgono risposte immediate”, ma è anche di apertura nei confronti dell’amministrazione Casini con “la totale disponibilità a lavorare a fianco delle istituzioni”.
Tanto più che le “risposte immediate” sono ora sul piatto. Oltre ai due tecnici da reperire tramite avviso e che fino alla fine dell’anno saranno messi ad istruire le pratiche del terremoto, infatti, il Comune ha anche provveduto a rinnovare la convenzione con l’ingegnere Alfonso La Civita per riattivare circa 800mila euro di fondi del terremoto del 1984 (sic) che giacciono nelle casse regionali da oltre trenta anni. Inoltre un amministrativo ex Lsu sarà spostato con aumento di ore all’ufficio sisma, dove arriverà anche l’ingegner Caputo (a cui sono state raddoppiate le ore) per rendicontare le pratiche nel cassetto.Tutto questo in attesa che l’Anac sciolga le riserve sulla possibilità di fare gare per il front e back office, reinserendo cioè i tre lavoratori della cooperativa Satic che tra quella montagna di carte inevase, sanno districarsi più di chiunque altri.
La situazione, ribadisce d’altronde l’Ance, “è ormai incandescente al Comune di Sulmona dove giacciono circa 500 pratiche per i lavori post sisma relative ad edifici classificati A, B ed E. Queste si sommano ai ritardi di istruttoria che si registrano ormai da tempo anche all’UTR 7 di Goriano Sicoli dove sono 122 le pratiche ferme di cui 4 istruite e rinviate al Comune di Sulmona e per le quali si attende ancora l’ultimo atto formale per l’avvio dei lavori. Ad 8 anni dal sisma – amplia la visione il vice presidente Marco Tirimacco -, attendono di essere ricostruite anche scuole ed edifici pubblici come Palazzo del Comune e Palazzo Pretorio. Tutto fermo anche su PRG, Piani di recupero, programmi e piani complessi su cui c’è una programmazione poco chiara”.
Anche su questo, però, il Comune si sta muovendo: “Assumeremo due geometri a tempo determinato da mandare all’ufficio tecnico – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Mario Sinibaldi – in attesa della procedura concorsuale per due assunzioni a tempo indeterminato. Inoltre per le scuole (contro il cui stallo dei lavori proprio oggi ha protestato il comitato Scuole sicure, ndr) ci avalleremo di una consulenza esterna nella persona dell’ingegner Sabatino Silvestri come supporto al Rup”.

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