Uccise l’ex suocero: assolto poiché incapace di intendere e di volere

Assolto poiché incapace di intendere e di volere al momento dell’accaduto. E’ questa la sentenza emessa dal gup del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, nei confronti di Stefano Marcaurelio, finito alla sbarra per l’accusa di omicidio preterintenzionale dell’ex suocero, Filippo Recchione, macchinista di Trenitalia.

I fatti risalgono all’aprile 2019, quando il padre dell’allora fidanzata del 32enne sulmonese morì, a 61 anni, dopo due mesi di agonia a causa delle ferite, causate da un’aggressione domestica. Nel febbraio 2019, Marcaurelio, secondo l’accusa, si sarebbe incontrato nell’appartamento di Recchione. Dopo una discussione, Marcaurelio avrebbe scaraventato a terra l’uomo, causandogli un trauma cranico. La vittima, rinvenuta esanime in seguito, venne trasferita d’urgenza presso il nosocomio di Sulmona, nel quale morì dopo due mesi.

Maracuarelio, a seguito della perizia chiesta e ottenuta dal proprio legale, Serafino Speranza, è stato dichiarato incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Per questo motivo il Giudice per l’udienza preliminare ha optato per l’assoluzione del 32enne.

4 Commenti su "Uccise l’ex suocero: assolto poiché incapace di intendere e di volere"

  1. Povero Filippo, R.I.P. 🙏

  2. Se uno è incapace di intendere e di volere è più normale abbia una pena ridotta/meno restrittiva. ma l’ assoluzione mi sembra un po’ esagerato

  3. Bene,per quali ragioni incapace di intendere e di volere? Nell’appartamento per parlare/discutere quindi consapevole…purtroppo e’ l’italietta del tutto depenalizzato,indulgenza garantita ,pene alternative,amnistia,condoni,,ecc,ecc, in pratica nessun reato nessuna pena,punto,Legalita’ diffusa con certezza della pena per uscire dalla palude,Pino cantava…? E basta,o no?

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