Quattro anni e sette mesi di reclusione, con la concessione delle attenuanti generiche e la riduzione della pena di un terzo come previsto dal rito del patteggiamento chiesto e ottenuto questa mattina dall’avvocato Alessandro Margiotta per il suo cliente, Stefano Casasanta, quarantanovenne di Pettorano sul Gizio che la sera del 7 dicembre del 2019 provocò, ubriaco, un incidente nel quale persero la vita padre e figlio. Francesco e Antonio Sciullo, rispettivamente di 88 e 59 anni, erano originari di Pescocostanzo e stavano recandosi a bordo di una Fiat Punto a Sulmona dove viveva e lavorava il più giovane, quando al chilometro 107 sulla strada statale 17, all’altezza di Pettorano sul Gizio, la jeep Cherokee guidata da Casasanta ha invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con la Punto e riducendola ad un ammasso di rottami.
La morte di padre e figlio fu pressoché immediata, mentre Casasanta, a bordo di un’auto ben più resistente, venne ricoverato con traumi non gravi.
Le indagini della polizia stradale di Castel di Sangro accertarono poi che Casasanta si era messo alla guida con un tasso alcolemico di 2,8 a fronte dello 0,5 tollerato. Per questo l’uomo, venne arrestato, uno dei primi casi dopo l’entrata in vigore della legge, per omicidio stradale, anche se lo stesso arresto non venne poi convalidato dal giudice per vizi di forma.
Casasanta fino a qualche minuto prima aveva bevuto al bar della stazione di rifornimento lungo la statale dove era solito andare e si era quindi rimesso alla guida per percorrere quel breve tratto di strada che lo separava da casa. Un tragitto che per quanto breve, si rivelò fatale.
Agli inquirenti disse di essersi distratto per l’attraversamento di un cinghiale, versione, però, che non è mai stata confermata.
Di certo l’auto viaggiava a velocità sostenuta, in quella tragica serata prefestiva, lungo una via che ha sacrificato fin troppe vittime alla strada.
A Casasanta è stata revocata la patente di guida come pena accessoria, mentre il risarcimento dei familiari delle vittime dovrà essere stabilito in sede civile.
Due vite spazzate via…..ed una rovinata per una stupida bevuta .
brutta storia
al distributore c’è la striscia continua e l’accesso/uscita è possibile solo nel senso di marcia da pettorano verso sulmona e non viceversa.
Due vite valgono tale sentenza?Ennesima vergogna italiana
Che schifo. Due persone uccise a causa di uno che aveva un tasso alcolemico altissimo non so di quanto oltre il consentito, e solo 4 anni e mezzo. Per quanto riguarda il risarcimento se una persona è nullatenente come penso che sia, alla fine la parte lesa non avrà neanche quello.