Tutti in piazza per Mogol, battesimo di folla nella Pratola di musica e racconti

Di emozioni, ieri a Pratola Peligna, ce ne sono state davvero tante, così pure di ricordi e atmosfere che, seppur lontane, nella memoria di quegli ex ragazzi degli anni 70, e non solo, sono rimaste immutate.

D’altronde essere maestri della parola è anche questo, saper raccontare, offrire immagini, storie, sentimenti, e lui, Giulio Rapetti, in arte Mogol ne è di certo un fuoriclasse, autore di autentici capolavori, canzoni che hanno superato in confini del bel Paese conquistando le classifiche internazionali.

Una piazza Garibaldi gremita, è bastata un’occhiata per comprendere il grado di coinvolgimento e attenzione del pubblico, intento in quel viaggio di parole ed emozioni condotto dall’autore milanese nel suo spettacolo “Mogol racconta Mogol” . Tanti, tantissimi a naso in su a non perdere nemmeno un aneddoto della sua storia musicale e di uomo, di quell’Italia del boom economico e della contestazione, tra leggerezza e impegno ma soprattutto della grande produzione cantautorale. L’intervista a cura del giornalista Valerio De Carolis ha presentato un Mogol-Giulio, il famoso paroliere, i suoi ricordi si snodano in un mix di suoni ed evocazioni, diventano voci cantate dallo stesso Mogol, accompagnate da applausi scroscianti. La narrazione prende avvio dal Giulio bambino, non proprio il primo della classe ma libero e appassionato, fino ad arrivare al sogno: la scrittura, la musica, poi, la storia nota, lo storico sodalizio con Lucio Battisti loro, la produzione artistica, testi di straordinaria bellezza che continuano a far cantare generazioni. Crederci, sognare, vivere ciò che desideriamo perché come dice Mogol “La vera ricchezza sta nelle passioni che si vivono”. A suggellare il rapporto col pubblico della Pratola in festa, quegli accordi semplici ma tra i più suonati e cantati, la “Canzone del Sole” scritta in terra d’Abruzzo, a Silvi Marina.

Un avvio dei festeggiamenti della Madonna della Libera baciato dalla folla, questo grazie anche a Silvio Formichetti, Antonella Di Cristofaro e all’amministrazione. Il sindaco Antonella Di Nino ha omaggiato Mogol con un libro che racconta la storia di Pratola. Una Pratola che ieri ha sfoggiato una bellezza senza eguali, con semplicità, senza troppe arie, ha portato sul palco della piazza un pezzo da 90 della musica italiana, una comunità che conferma la sua grande capacità organizzativa, una festa che resta tra gli eventi di maggior richiamo della regione. Non è la prima volta che il Comune peligno porta in scena grandi nomi, ricordiamo uno per tutti Gianni Nannini. Una macchina di eventi che ha da insegnare, ad imparare invece potrebbe essere Sulmona, la bella della valle che nelle manifestazioni ha ancora qualche difficoltà, a qualche cittadino scappa lo storico confronto, insomma necessiterebbe forse di prendere spunto e pensare al recupero. In realtà qualcosa sembra essere cambiato per la città ovidiana, a onor di cronaca il San Panfilo ritrovato ha fatto e fa ben sperare i sulmonesi che hanno trascorso due giornate ricche tra fiere, musica e intrattenimento. Una festa del patrono dal sapore quasi di altri tempi, quelli delle fiumane di persone, certo non c’era Mogol sul palco ma un perfetto cabarettista, esilarante e trascinante, Nduccio, in uno spettacolo molto apprezzato.

Un battesimo che più suggestivo e coinvolgente non si poteva, questa sera invece sarà tempo di Corrida sempre in piazza, sempre con quel binomio vincente, coesione ed entusiasmo quello che dai balconi grida “Evviva la Madonna!”

Anna Spinosa

3 Commenti su "Tutti in piazza per Mogol, battesimo di folla nella Pratola di musica e racconti"

  1. E’ una vecchia querelle, se in una composizione, sia essa operistica sia nella musica di intrattenimento come le canzoni, siano più importanti le parole o sia più importante la musica, cioè in una parola le note musicali, vero linguaggio universale. Ora ,sia ben chiaro, Mogol nell’arte di scrivere versi per le canzoni è inarrivabile, un vero genio, un poeta. Non vi è stato o vi è cantante che non desideri cantare una sua composizione. Però io noto che si è radicato l’uso di celebrare Mogol, sovrapponendolo ai tanti musicisti che hanno tradotto i suoi versi in musica. E quando ascolti una canzone,secondo me , quello che ti colpisce al primo impatto è la musica. Mogol deve la sua fama anche a coloro che hanno musicato i suoi versi. Ricordo che nel mondo della musica classica ci fu una querelle tra compositori e parolieri, cioè coloro che ne scrivevano il libretto. D’Annunzio asseriva che le parole erano più importanti della musica e si propose di dimostrarlo, scrivendo il libretto di un’opera di Mascagni ,Parisina. L’opera si rivelò di una lunghezza morfeica(3h1/2) e la critica ne fece strame. Ecco,per farla breve ,tornando a bomba, le canzone acquistano notorietà e scalano le classifiche mondiali, grazie alla musica. E’ la musica che crea molte più emozioni delle parole. Poi se le due cose si fondono bene insieme,il risultato è eccellente. Però a livello internazionale, quella che resta immutata è la musica,mentre le parole vengono cambiate quasi del tutto da chi le traduce. Quindi, onore alla musica ed in secondo ordine i parolieri. Bello ascoltare una bella canzone, anche se suonata.

  2. Cara Anna Spinosa, le consiglio, per quel che vale, di non fare confronti tra Sulmona e Pratola. Sono due cose diverse e non paragonabili. Sulmona fa la processione del Cristo morto che è di una ineguagliabile bellezza, per spiritualità e teatralità che si fondono alla perfezione. Organizzazione perfetta in ogni suo aspetto, coro unico in Italia e mi si permetta, struscio da copyright. La Madonna che scappa in piazza, la giostra cavalleresca e tante altre cose, compresa la camerata musicale e concorsi vari. Per quanto riguarda la festa di San Panfilo, meglio così. Del resto tra un santo e la Madonna, val bene una bella differenza, non le pare? Cordialità.

  3. Ben detto Modesto. Bene fare feste in valle peligna , Signora Spinosa se scrive su google “skyscanner” noto motore di ricerca di eventi viaggi ecc ecc non troverà la festa di san panfilo nemmeno la festa della madonna a pratola , ma troverà la madonna che scappa in piazza al 7 posto come evento da vedere fra i primi 10 in italia dico italia .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*