E’ la settimana delle polemiche sul turismo di massa, della visitatrice che si struscia contro il Bocco del Giambologna in borgo San Jacopo. Immagini immortalate dagli smartphone, rese virali sui social e che innalzano la protesta popolare: “Firenze si merita questo turismo?”. La domanda, provocatoria, la si ribalta a Sulmona, chiedendo se la città peligna si merita certe cartoline di benvenuto per accogliere (o meglio, scacciare) i turisti che fanno capolino tra i vicoli del centro storico.
Marketing e accoglienza sembrano non essere di casa nella città di Ovidio. Di certo non avrà letto il passo delle Metamorfosi su Filemone e Bauci il barbiere, con l’attività in centro storico, che si è scagliato contro i turisti che più di una volta hanno bussato alla sua attività per usufruire del bagno. Lo sfogo viene affidato a un video, postato sui social: “Mi sono stufato – spiega -. E poi che ne so io se portano malattie sul mio locale?”. Parole che sembrano uscire dalla bocca del leghista Paolo Grimoldi, che affermava che l’arrivo della malaria in Italia fosse causato dai migranti. Puntualmente smentito dalla OMS, ovviamente. E poi il cartello che il barbiere ha affisso sulla porta del proprio locale: “Per pisciare in questo locale il costo è di euro???”. Parole che non arrivano di certo da Harvard, né dagli Amores ovidiani né tantomeno da un tour operator. Sicuramente non un bel biglietto da visita da leggere per un turista immerso nel centro storico.
Così come non è arte per gli occhi il gruppo di mastelli della raccolta differenziata davanti palazzo Sanità, storica residenza degli aragonesi. Neanche cinquanta metri e lungo i sampietrini sulmonesi si incrocia un autocarro, transennato, che da mesi troneggia a pochi metri dal Complesso della SS. Annunziata. Mezzo pesante la cui ditta proprietaria ha il diritto per l’occupazione temporanea del suolo pubblico. O meglio, aveva in quanto l’autorizzazione è scaduta lo scorso 4 maggio, come riporta l’avviso del Comune di Sulmona posto sulle transenne. E forse lì rimarrà anche durante il corteo della Giostra Cavalleresca, dato che da Palazzo San Francesco tutto tace sulla data di rimozione del mezzo.
A proposito di Giostra e mezzi pesanti, in piazza Garibaldi sono iniziati i lavori di allestimento del campo di gara. E tra chi è in protesta, e chi ne approfitta per trascorrere le ferie, ecco che parte delle saracinesche dei locali attorno al plateatico si sono abbassate in uno dei periodi di maggior afflusso turistico. Non è necessario l’abaco per contare bar e locali aperti in piazza Maggiore nei pomeriggi della settimana che precede la Giostra. Bastano le dita di una mano, con buona pace di chi vuol farsi un aperitivo. Anche qui, insomma, non si percepisce il clima ospitale delle terre dei Feaci. Poca la voglia di vendere e vendersi bene. Ne è un esempio anche la stessa Giostra, con quel cartellone 6×3 con un pastiche di immagini a colori e in tonalità seppia, posizionato all’uscita del casello autostradale. E a proposito di comunicazione, la regina d’Aragona, Adriana Volpe, è “Muta” sui social. Nessun post, nessun riferimento all’evento. Lei che sarebbe dovuta essere volano per il turismo, così come le altre che hanno indossato la corona. Ma qui si entra negli accordi che l’Associazione ha preso con la Volpe dove, evidentemente, la pubblicità sui social non è contemplata.
In questo marasma generale sopravvivono i musei: circa 800 euro l’incasso registrato nei musei civici nel solo mese di giugno, quando l’estate deve ancora ingranare. Almeno lì il bagno è gratis.
Anno zero caro Direttore, anzi sottozero…
Il livello della cura del verde, delle buche stradali e dell’arredo urbano è da terzo mondo.
La cura del verde c’è, intesa come radere al suolo ogni cosa che abbia delle foglie, no?
Il livello civico e culturale del sulmontino medio è ben al di sotto del terzo mondo. Troppo facile parlare della politica iniziamo a parlare anche dei nostri concittadini, ignoranti, cafoni, saccenti. Perché la villa sommersa dalla cacca dei cani e dalle carte non è colpa ne della politica ne dei turisti ma dell’ inciviltà sulmonese. È solo l’ignoranza spiega il fenomeno tutto locale per cui si chiudono i bar sotto la giostra perché le macchine non arrivano davanti o esercenti che chiamano i carabinieri la domenica di Pasqua per un evento musicale organizzato dal comune. Fatevele due domande iniziando da chi si riempie la bocca di turismo come soluzione alla chiusura delle fabbriche, che già è una bugia anti economica normalmente figuriamoci in un contesto dove la gente la città è al limite dell’inospitale. Riusciremo a dissuadere anche quei 4 pellegrini che vengono a farci visita al solito motto “ca da fa tu”
E chi dovrebbe controllare ed elevare sanzioni? Fino a prova contraria fa parte anche questo nel proprio mansionario.
Vogliamo parlare poi della manutenzione del verde pubblico (ma anche privato)lungo la strada che collega la stazione a san panfilo?
Guardi per capirci nessuno nega la responsabilità degli uffici e del personale comunale sul mancato controllo e quanto altro. Ma spesso troppo facile pretendere sanzioni, che poi si contestano, molto più difficile comportarsi civilmente perché questo è alla base di una società civile. Nel caso di specie cosa dovrebbe controllare il comune l’affisioje di cartelli che dimostrano tutta la nostra ignoranza e il nostro essere respingenti verso i turisti, salvo poi parlare di turismo come soluzione a ogni nostro problema?
Dopodiché i vigili, lungi da me voler essere il loro avvocato di ufficio, dovrebbero stazionare alla villa e in altri posti e multare chi fa urinare e non solo i propri cani senza raccogliere? Idem per il corso. Quando sono i cani a farlo. Aggiungiamo anche il caso che sono i figli dei nostri concittadini che scambiano la porta di una abitazione per un vespasiano. Ecco credo che non si debba essere particolarmente intelligenti per capire che non si fa eppure. Mancano i bagni pubblici? Forse ma a 20 non credo soffrano tutti di prostatite. Forse potremmo iniziare anche a dircelo che una fetta dei nostri concittadini e relativa prole sono incivili ignoranti arroganti. Perché onestamente parlare solo di sanzioni per comportamenti che sono fuori dalla convivenza civile a me convince pochissimo. Ma che valori si insegnano ai figli che educazione si impartisce? Invece di lamentarci sempre delle mancanze altrui iniziamo anche a riflettere sulle nostre
Manca il fiore all’occhiello dell’accoglienza nostrana: i giardini del parcheggio di S.Chiara..un posto arido e squallido che sa di urina e cacca di cane e dove è più facile trovare qualche sostanza per sballarsi anziché un’uscita verso il centro storico.
Secondo me pensa di essere simpatico …..magari una bella multa gli fa passare la voglia !
Per me ha ragione.
Non è un bar dove con la scusa del
Bagno forse ordinano un caffè!
E come se passano avanti casa e ti bussino per usare il bagno.
Ma scherziamo!
Perche’ vogliamo commentare l’incivilta’ dei padroni degli amici a 4 zampe? Sulmona e’ disseminata di deiezioni di cani di padroni che, evidentemente, non amano i propri animali. Se ami il tuo animale raccogli anche la sua cacca!!! E’ una vergogna. Il comune dovrebbe sanzionare come in Trentino. Siamo lontani anni luce da chiamare la nostra “ città dell’amore”…città del cafone ecco come si dovrebbe chiamare!
È il solito dilemma:un popolo di incivili,inospitali,inguaribilmente negati ad una accoglienza turistica appena decente, o una Amministrazione distratta e lontana da quella capacità amministrativa che sia da stimolo anche per il cittadino nell’acquisizione di una mentalità finalmente al passo con i tempi??
Probabilmente la verità sta nel mezzo ma questo non assolve una sindacatura fallimentare, senza uno straccio di “visione” sul presente ed il futuro di questa città…
Nessuna assoluzione, anzi. Ma condannare la politica sorvolando sulla nostra maleducazione suona altrettanto assolutorio verso i tanti troppi concittadini incivili. La città è di tutti non dei politici o degli uffici comunali, se ami Sulmona la rispetti. Qua tutti Sulmona città più bella del mondo, tutti jamm mò, tutti il turismo il futuro della città, a chiacchiere, poi nei fatti ci si comportata da incivili e la colpa è della politica, piove governò ladro. Solo che qua non piove e le strade le porte delle abitazioni le vetrine degli esercizi non sono bagnate dalla pioggia ma da altro
Laddove non c è educazione ,multe esemplari potrebbero essere una possibile soluzione ma non esiste una politica seria che amministri e ami Sulmona.
Degno specchio di cittadini che si riempiono la bocca di amore per Sulmona e poi la trattano come un vespasiano loro e/o dei loro cari, come un cestino a cielo aperto, come un autostrada o peggio una strada privata e un maxi parcheggio
Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C’era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno l’avrebbe fatto. Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Qualcuno si arrabbiò perché era un lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Nessuno capì che Qualcuno non l’avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perchè Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare….. (da nota filastrocca) questa è Sulmo Mihi Patria Est
Che caxxata di commento.
E’ una gentilezza far usare il bagno del proprio locale “Per pisciare” purchè si consumi un caffè o altro per ricambiare la gentilezza. Se uno che non è più giovane e non sa’ dove farla, cosa fà se la fà addosso o la fà per strada…?
Quindi per usare il bagno del barbiere barba e capelli ….. si scherza. Poteva semplicemente specificare con un civilissimo cartello che il bagno dell’esercizio (ove presente) era a uso prettamente privato e non attrezzato per l’uso pubblico
I bagni dei locali commerciali sono anche per chi si serve del locale. Ma se uno per strada ha bisogno urgente non và dal barbiere ma al bar o in una pizzeria. Ovvio che poi per educazione e “grazie” consuma qualcosa. Io faccio sempre così se ho necessità urgente.
Infatti ma secondo te quanti turisti gli avranno chiesto di pisciare nel suo locale?
Ha avuto il suo momento di notorietà certo poteva sceglierselo migliore ma evidentemente si è scelto quello più cinfaciente al suo stile perfettamente espresso nel suo cartello da cafone di paese
Si mo diamo addosso al barbiere!!
NEMMENO UN BAGNO PUBBLICO SONO IN GRADO DI GESTIRE FIGIRIAMOCI IL RESTO.
👍… La colpa è sempre di qualcuno altro… 1 solo bagno pubblico che non funziona e quando funzionava aveva gli orari… Come se uno funziona ad orario.. Sono ridicoli la città per i turisti😂😂😂… I loro primi pensieri togliere le segnaletiche x il corso ed il resto a seguire… Sono distruttivi e basta
Vale anche il contrario, la colpa è sempre della politica. Che suona come assolutorio per i nostri comportamenti. Mancheranno anche i bagni pubblici ma manca anche la cortesia l’educazione l’accoglienza e aggiungo lo stile di saper affermare un concetto con garbo e non con volgarità.
Ma si continuiamo a prendercela con la politica, che certo non è esente da colpe, nel mentre continuiamo a far pisciare i cani sui portoni e le vetrine a farli cagare per strada nel bellissimo corso Ovidio novello stercoland, o sul verde dei giardini pubblici dove giocano i bambini, oppure nel mentre i civilissimi ragazzi sulmonesi tra una sbronza e una rissa affogano, non i dispiaceri, ma i portoni le vetrine con patriottiche e civilissime pisciate locali a km zero e magari usano i bagni non per farci qualcosa ma per farsi. Sorvolando sui civilissimi cittadini che minuti di pass per il centro storico non possono rinunciare a fare i bombardini con le loro macchine anche con il corso pieno o a passare per forza a
Prescindere anche in caso di eventi “tieng lu permess” o a parcheggiare a minchia perché senza macchina
Non possono stare eccezion fatta per i sportivissimi momenti social. La colpa è della politica ma la politica è lo specchio della società. Non siamo
Migliori di loro spesso siamo peggio perché pretendiamo da loro comportamenti che siamo i primi a non tenere ci riempiamo la
Bocca di valori principi e concetti che violiamo al primo spritz. Sì la colpa è della politica perche in fin dei conti è la giunta che passeggia i vostri cani
Mamma me, che commenti!!! Ma siete tutt cecate, povera Sulmona , mo che le strade , verde pubblico, immobili abbandonati , lavori di strutture pubbliche fermi, la colpa dei cittadini , ma vergognatevi. Be, effettivamente non è sbagliato , certo, si è dei cittadini che continuano a fare credito a questa massa di imbecilli incompetenti e presuntuosi , si effettivamente avete ragione
La colpa dei cittadini è per le pisciate dei cani sui portoni sotto i portici e sulle vetrini, delle cagate sempre dei cani sulle aiuole e per il corso o anche qui è colpa della politica anzi dei cani
La colpa dei cittadini è per le pisciate dei figliol prodigi sulle porte delle case, non loro ovviamente, del centro del carte dei bicchieri per terra a 1metro dal secchio o anche qui è colpa della politica anzi dei bicchieri e delle carte
La colpa dei cittadini è la maleducazione l’ignoranza l’arroganza la volgarità palesemente esibita qui e non solo o anche per i cartelli cretini è colpa della politica anzi del turista.
La colpa dei cittadini è l’aver da ridire su tutto lamentarsi per tutto senza mai fare nulla di propositivo o costruttivo (ca da.fa tu) la giostra scoccia con i tamburi i concerti scocciano il riposino i turisti scocciano perché osano aver bisogni e pretendere magari di fare shopping quando voglio mangiare dormire o stare al mare. Ma la colp è della politica anzi del turismo
State bene a parlare di turismo con sta coccia per cui tutte le colpe sono sempre degli altri. A proposito di cecati, e onestamente hai ragione mamma me che commento, il tuo
Siate accoglienti! Aprite le case e fate orinare i turisti.
Siate accoglienti mandate a quel paese ogni turista che chiede una qualsiasi cosa così poi con i vostri b&b e affitta camere vediamo cosa ci fate. Le fabbriche chiudono le nuove non le volete perché turbano e disturbano i turisti rompono le scatole e vissero poveri e contenti tra le pisciate (queste vanno bene perché fatte sulle priorità altrui) e le cacate dei cani e dei figlio prodigi sulmontini novelli modelli culturali da esportare dopo Ovidio e Capograssi