L’Abruzzo non è tra le mete italiane più scelte dagli stranieri per trascorrere le proprie vacanze. A dirlo è la rilevazione dell’Istat e Ministero del Turismo, in base ai numeri raccolti nel 2023. La regione si colloca ben al di sotto della media nazionale, che vede una presenza di stranieri pari al 52,4% come visitatori del Bel Paese. Nel ranking l’Abruzzo occupa la penultima posizione per numero percentuale. Solo il 14,4% dei 6 milioni e mezzo di turisti che hanno speso in regione le proprie vacanze lo scorso anno viene da oltreconfine. Peggio solo il Molise, fermo al 9,4% sul mezzo milione scarso di presenze turistiche registrate negli ultimi dodici mesi. L’Abruzzo resta così dietro a Calabria (18,1%), Basilicata (16,9%) e Marche (16,2%). Maggiori poli d’attrazione, neanche a dirlo, Roma e Milano che calamitano i flussi sui rispettivi territori regionali di Lazio e Lombardia.
“I provvedimenti sul turismo, insieme alla professionalità espressa dagli operatori del settore – commenta sulle colonne del Sole24Ore la ministra del Turismo Daniela Santanchè – hanno determinato un netto cambio di marcia dall’impatto senza precedenti. Niente accade per caso: questo successo è l’esito di una serie di investimenti attuati dal ministero col supporto di Enit per rafforzare l’immagine e la credibilità internazionale dell’Italia nel mondo, fattori che hanno contribuito a far tornare la nostra Nazione di moda, specialmente all’estero”.
“Gli stranieri sono tornati a fare da traino al turismo italiano – Per la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – nel 2024 gli americani rappresenteranno addirittura il 44% del turismo straniero nel Belpaese, in crescita rispetto al 2023, quando pesavano per un 35%. Per mantenere alti i numeri la nostra sfida ora è quella di puntare sempre più alla qualità e offrire esperienze”.
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