Il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero chiede aiuto alla Regione, affinché le indicazioni date dall’Istituto superiore di sanità, relative alla necessità di monitorare una situazione preoccupante in merito a ricoveri e patologie nella popolazione residente, trovi seguito e risposte. Il primo cittadino si è così rivolto all’assessora alla Sanità, all’Agenzia sanitaria regionale e alla Asl “evidenziando – scrive – l’assoluta esigenza di dare seguito alle indicazioni formulate dall’ISS con specifico riferimento agli ulteriori approfondimenti relativi al profilo di salute della popolazione e di esperire ogni utile e concreta iniziativa a tutela della salute della popolazione. Ho chiesto, altresì, un incontro urgente finalizzato a definire le azioni da intraprendere”.
Di fronte alle accuse rivoltegli proprio oggi dal consigliere Proietti di aver ignorato l’allarme, Di Piero preferisce attenersi ai dati ufficiali e istituzionali “che – chiarisce – non è vero che siano riferiti al solo ospedale di Sulmona, ma fanno riferimento a tutti i residenti, anche quelli che si curano in altre strutture del Paese”.
I dati forniti dall’ISS, sulla base delle indicazioni Istat, d’altronde, non sono così rassicuranti: i sulmonesi fanno registrare un eccesso di ricoveri per alcune patologie e in particolare per tumori del fegato, della mammella e per la malattia del motoneurone.
Numeri che non sono direttamente, o meglio con certezza, riconducibili alla presenza della discarica di Noce Mattei e dell’impianto di trattamento rifiuti del Cogesa (oggetto della richiesta fatta dal sindaco di approfondimento), ma che da questi fattori non sono avulsi.
“E’ riconosciuto un possibile ruolo di esposizioni e contaminanti rilasciati e/o emessi da siti di gestione non corretta di rifiuti. Le patologie in eccesso sono multifattoriali per cui diversi fattori di rischio possono determinarle – si legge nella relazione – e l’esposizione a contaminanti potenzialmente emessi dalla discarica può aver agito in maniera causale e/o concausale”.
Per questo ora il sindaco ha allertato la Regione affinché, sulla base delle risultanze scientifiche e statistiche, si proceda ad uno studio più accurato, per indagare anche i nessi di causalità con la discarica.
Finalmente vi svegliate ?
Ma serve uno studio per capire che vivere vicino a una grande discarica non è salutare???
la valle peligna è una valle piccola…..piccolissima…..
Non dimentichiamoci anche che a pochi km da Sulmona abbiamo la discarica più grande d’europa
Dalla regione sicuramente diranno che non è colpa della discarica,altrimenti L’Aquila poi dove andrà a portare i suoi rifiuti? La colpa è tutta di chi a suo tempo ha permesso tutto questo e noi ne paghiamo le conseguenze
Se chiede aiuto alla Regione ci siamo ripuliti!!!Le strade da percorrere sono ben altre.
Concordo. Bypassare assolutamente L’Aquila cioè la matrigna.