Di quei tumori non dovrebbe parlarsene. Su quei melanomi e su quelle malattie cardiache bisognerebbe tenere la bocca cucita. Insomma, bisognerebbe guardare dall’altro lato, e non leggere i dati rilevati dall’inchiesta epidemiologica dell’ISS sulla situazione sanitaria di chi vive a pochi metri dalla discarica sulmonese, in località Noce Mattei. Questo, almeno, è il parere espresso da Uil Trasporti, Fit-Cisl, Fiadel e Ugl in un comunicato stampa che bolla i rilevamenti dell’Istituto Superiore di Sanità come “dati statistici circostanziali”.
Anzi, le sigle unite bacchettano persino il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, per averli fatti trapelare “senza una preventiva discussione con le parti sociali”. Ne contestano l’arbitrarietà dell’utilizzo di quel documento. Neanche servisse l’autorizzazione per far sapere ai cittadini che la presenza della discarica potrebbe essere la causa, o concausa, a quell’eccesso di ricoveri per tumori al fegato e alla mammella analizzato dall’ISS. Perché la fuoriuscita della notizia, a detta delle sigle sindacali, “crea allarmismi”. E quindi meglio tacere, in attesa “di un’analisi scientifica adeguata”. Analisi per la quale, come riconoscono d’altronde le stesse sigle sindacali, servirebbe almeno un decennio o poco più. E intanto la relazione dell’ISS dovrebbe rimanere chiusa in un cassetto, a prendere polvere mentre ai piedi del Morrone ci si ammala e, nel peggiore dei casi, si muore.
“Chiediamo al Sindaco di Sulmona – conclude la nota a firma di Primo Cipriani, Angelo De Angelis, Comandino Di Lorenzo, Roberto Bussolotti – e alle autorità competenti, di istituire un tavolo di lavoro ove ci si possa confrontare sulle decisioni che riguardano il sito di Noce Mattei, in modo tale da poter tranquillizzare sia i lavoratori che i cittadini che abitano nelle vicinanze”. Neanche avessero loro in tasca la verità sull’origine di quelle malattie e la medicina per curarle.
La filosofia dello struzzo🙊🙈🙉
INCREDIBILE!
E credo che basti e avanzi a commentarne l’imbarazzo e il disprezzo del comunicato.
SI PROCEDA SENZA ULTERIORI INDUGI.
Ma questo studio é disponibile da qualche parte? Come é stato fatto? Con quali metodologie statistiche? Con quali obiettivi precisi?
Perché a leggere le notizie che circolano sembra di capire che il nesso di causalità tra discarica e incremento dei tumori non sia stato statisticamente accertato. E se é così, non c’é nessun elemento nuovo nello studio.
Quando leggo:
Come precisato dall’ISS, “il quadro di salute a livello comunale non è informativo per accertare relazioni causali tra esposizione a specifici fattori di rischio e malattia”.
Il quadro fornito “non fornisce indicazioni sull’eventuale ruolo eziologico dell’esposizione a contaminanti emessi o rilasciati ma evidenzia eccessi di malattie sui quali tali esposizioni possono aver giocato un ruolo causale o concausale con altri fattori di rischio. L’accertamento del nesso causale richiede indagini ad hoc. Studi epidemiologici a livello comunale, d’altronde, forniscono indicazioni di possibili fattori di rischio che agiscono a livello di popolazione, sui quali intervenire con azioni di sanità pubblica”.
vuol dire che il ruolo della discarica deve essere ancora studiato.
Insomma, ne sappiamo quanto prima.
A ognuno il proprio mestiere.
Sono sindacalisti o medici?
Ma ve li ricordata che bella Sulmona negli anni 80 ???
Ma che caxxo siamo diventati ???
Eravamo una bomboniera di città …..e alle marane i migliori orti e terre coltivate !
Dobbiamo ringraziare di questo le “grandi teste illuminate” dei nostri “politici” che a turno e poco alla volta l’hanno ridotta cosi’.
I sindacati hanno perso l’occasione di tacere, almeno per rispetto delle centinaia di cittadini che stanno soffrendo per malattie oncologiche. I danni ambientali provocati dalla discarica di Noce Mattei sono certificati dall’Arta. Continui miasmi odoriferi e inquinamento delle falde acquifere sono reali. I sindacati difendono un manipolo di lavoratori a scapito della salute dei cittadini, e di danni ambientali che impoverisce l’offerta turistica del territorio,raggione per cui la popolazione è in grave decremento, e i giovani sono costretti ad emigrare a centinaia ogni anno. E pensare che una gestione corretta dei rifiuti incentrata sul riciclo della materia e dell’energia altrove genera aziende in attivo e un maggior numero di posti di lavoro sani. Si ma questo non interessa i sindacati.