Truffatori “artificiali”: usano l’IA per sottrarre denaro ad anziani

Dall’intelligenza al truffatore artificiale il passo è stato breve: non disdegnano certo la tecnologia i malviventi che, come in ogni campo, hanno sfruttato le opportunità date dall’IA, ma per cercare di truffare anziani.

Al classico pacco e al finto poliziotto, si è sostituita così direttamente la voce, e solo quella, del nipote e parente in difficoltà: un testo inventato su una voce clonata che, oggi, ha chiesto ad un’anziana di 88 anni l’esborso di 6500 euro per pagare una fantomatica multa fatta al nipote.

Imitando la voce proprio del nipote i truffatori hanno cercato di ingannare l’anziana che, però, ha avuto qualche sospetto in relazione alla richiesta, più che altro perché il parente bisognoso si trova all’estero e, secondo il fuso orario, la telefonata avrebbe dovuto farla alle cinque del mattino.

Quanto basta per riagganciare e fare una verifica con il figlio: scoperto il tentativo di truffa, quindi, l’anziana ha sporto denuncia ai carabinieri che, a quanto pare, questa mattina avevano già ricevuto un’altra segnalazione del tutto simile.

Mai fidarsi degli sconosciuti e, nell’era delle fake e del verosimile, neanche di una voce amica.

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