Un altro anno di tempo: nero su bianco è arrivata ieri sera la proroga, l’ennesima, per i tribunali abruzzesi non capoluogo di provincia. Sulmona, Avezzano, Vasto e Lanciano, potranno avere altri due anni di tempo per trovare le ragioni della loro salvaguardia.
L’asticella della chiusura è stata infatti spostata dal Consiglio dei ministri dal primo gennaio 2025 al primo gennaio 2026. Con in più, questa volta, che non bisognerà aspettare il Decreto di conversione in legge del Milleproroghe a gennaio, perché il provvedimento è inserito già nel testo della Finanziaria approvato dal governo e che, molto probabilmente, sarà definitivamente approvata entro la fine dell’anno.
“E’ un risultato importante, non solo perché ciò eviterà di dover ricorrere, come spesso avvenuto in passato, alla presentazione di appositi emendamenti in sede di approvazione della legge di conversione – commenta il presidente dell’Ordine forense di Sulmona, Luca Tirabassi -, ma perché dimostra l’attenzione del Governo verso la tematica della salvaguardia della Giustizia di prossimità in Abruzzo. L’ auspicio, naturalmente, è che, entro il prossimo anno, sia varata una legge che assicuri definitivamente la salvezza dei nostri Uffici Giudiziari. Non sarà semplice, e ne siamo consapevoli, ma confidiamo nelle nostre buone ragioni e nella serietà di chi, come testimonia il provvedimento assunto oggi, le ha sinora condivise, sostenute e valorizzate nelle sedi competenti”.
In attesa della riforma della geografia giudiziaria, però, i quattro presidi di giustizia abruzzesi in questione, avranno bisogno di non essere svuotati nei fatti, ovvero sarà necessario che gli organici, molto carenti in alcuni di essi, vengano in qualche modo rimpinguati.
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