Tribunali minori, contrordine: stralciato l’emendamento, si chiude nel 2022

Il “gatto” lo avevano annunciato in tanti: a destra e sinistra e d’altronde l’unanimità nella commissione congiunta di ieri aveva fatto ben sperare. I tribunali cosiddetti minori abruzzesi, ovvero quelli dei quattro non capoluoghi di provincia (Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto), però non sono nel “sacco”.

Questa notte, infatti, nel corso della discussione in Senato sul maxiemendamento nel quale era contenuto il salva-tribunali, con una proroga alla chiusura fino al settembre 2024, la parte relativa ai presidi di giustizia abruzzesi è stata stralciata dalla presidente Elisabetta Casellati.

L’emendamento aveva superato anche un ostacolo in commissione Bilancio dove mancava una copertura per circa 780 milioni di euro che la senatrice Di Girolamo aveva risolto, superando l’ostacolo economico delle coperture.

Poi, però, in Aula è successo l’imponderabile, un caso probabilmente unico, ovvero l’intervento “a gamba tesa” del governo ovvero della presidente del Senato: l’emendamento è stato infatti stralciato “per estraneità”, è stata la sentenza definitiva della presidente, contro cui sono insorti diversi parlamentari, rivendicando l’autodeterminazione della politica e sottolineando come l’indicazione delle commissioni fosse chiara e come, d’altronde, di emendamenti estranei ce ne erano tanti altri che non sono stati toccati.

“Un’invasione di campo dei burocrati ministeriali” ha sottolineato tra gli altri il senatore Udc Luigi Vitali, “di abuso di potere” ha parlato il senatore 5 Stelle Gianluca Castaldi, “una sconfitta della democrazia” ha commentato la collega Gabriella Di Girolamo, che però alla fine, come tutti gli altri (escluso l’opposizione di Fratelli d’Italia), hanno dato il via libera alla fiducia (alcuni senatori abruzzesi si sono assentati non partecipando al voto, tra cui proprio la Di Girolamo).

Dunque Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto, chiuderanno a settembre del 2022, a meno che non intervenga un disegno di legge estivo a rimettere a ruolo la proroga. Operazione molto improbabile a dire il vero, anche e soprattutto perché come avevamo sottolineato il problema è di fondo e risiede nella volontà del governo e dei burocrati ministeriali di chiudere il cerchio della riforma Severino avviata nel 2012 e che ha trovato resistenza finora nei tribunali abruzzesi grazie ad una serie di proroghe legate sostanzialmente al terremoto.

Mentre scriviamo la discussione è ancora in corso, il voto di fiducia, però, è stato annunciato da tutti i gruppi di maggioranza.

La battaglia è persa, la guerra chissà.

(aggiornamento ore 1,31)

Il Senato ha approvato con 168 voti favorevoli e 9 contrari la fiducia al governo. Nel maxiemendamento è stato quindi stralciato, unico tra tutti quelli in esso contenuti, quello relativo ai quattro tribunali abruzzesi non capoluogo di provincia per i quali si prospetta la chiusura il prossimo anno.

10 Commenti su "Tribunali minori, contrordine: stralciato l’emendamento, si chiude nel 2022"

  1. Non dire gatto se non l’hai nel sacco!

    • Rubio del Bigliett | 30 Luglio 2021 at 10:11 | Rispondi

      Si ma la lotta per il tribunale era “un sogno di mezza estate” per il mantenimento di privilegi ormai patetici e continuare a supportare la illusione di figure, sociali e professionali già ampiamente fallite e sorpassate .La Giustizia deve andare nella direzione esattamente opposta della efficienza tecnologica. Si dovrebbero dimettere tutti i politici che hanno sostenuto stanotte con i mulini a vento poiché stanno soltanto procurando fastidi ed impedimenti al futuro dei giovani della provincia aquilana.

  2. Rubio del Bigliett | 30 Luglio 2021 at 10:12 | Rispondi

    sostenuto questa lotta con i mulini a vento.

  3. L’Abruzzo con 1 milione e 200.mila abitanti non può più permettersi 8 tribunali

    • Rubio del Bigliett | 30 Luglio 2021 at 12:34 | Rispondi

      Difatti non li ha mai avuti. Questi sono enti di scenografia assistenziale che esistono solo
      per distribuire paghe con il pretesto di fare giustizia. Come le caserme dei carabinieri nei paesini di 500 acciaccati vecchietti, che invece di 5 carabinieri in pianta stabile avrebbero bisogno di una caserma di 5 infermieri per badare agli acciacchi. l’Italia deve affrontare una rimodernizzazione complessiva nel profondo del suo assetto che deve essere adeguato agli italiani che stanno per nascere e non agli italiani che stanno per morire.

    • Quello che fa più male è leggere commenti fuori luogo da parte di gente che non ha la minima consapevolezza, ne’ conoscenza dei problemi, sapete quanto costa al ministero il Tribunale ? Zero. Sapete che abbiamo una delle carceri di massima sicurezza più grandi d’Italia ? Si sa quale sia il livello di informatizzazione dei processi di Sulmona rispetto ad altri tribunali ? Parlare tanto per aprire la bocca non porta vantaggio ma anzi equivale all’atteggiamento di coloro che per far dispetto alla moglie si tagliano i cosiddetti…, si conoscerà ancora una volta la storia di Giovanni…, auguri.

  4. Secondo me hanno sbagliato a tagliare tutti e 4 i tribunali minori…assodato che il tribunale di sulmona fa più male che bene e che non ha ragione di esistere,quello di avezzano invece ha molto più lavoro e un bacino d’utenza superiore e con una diversificazione di etnie superiore e con reati superiori di numero e quindi doveva essere salvato mentre non so la situazione degli altri 2 vasto e lanciano ma in base al bacino d’utenza di questi ultimi non mi sembrano situazioni diverse da quello di sulmona.

  5. E avvai chiude sia lodato

  6. Si chiude cio’ che non funziona.

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