Tribunali, incontro in Regione: battaglia aperta, Marsilio più cauto. L’opposizione attacca Tirabassi

“Resta una priorità nell’agenda della Regione e dei nostri rappresentanti in Parlamento”, “è necessario un intento unitario per scongiurare la chiusura”, “anche noi viviamo con urgenza questa vicenda e comprendiamo le preoccupazioni espresse”: le parole del presidente Marco Marsilio, dopo la riunione tenuta oggi in Regione con il coordinamento dei tribunali, i parlamentari e i consiglieri regionali, sono più caute e misurate delle certezze espresse quando, poco più di un mese fa, il sottosegretario Delmastro Delle Vedove dichiarava lungo corso Ovidio a Sulmona che “mai e poi mai” i tribunali non provinciali d’Abruzzo avrebbero chiuso.

Se sia una strategia o una reale preoccupazione, non è chiaro, certo è, però, che se non dovessero arrivare provvedimenti a breve, tra un paio di mesi le prossime udienze nei tribunali di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto, saranno fissate rispettivamente all’Aquila e Chieti. Perché, ad oggi, il sito del governo indica questi tribunali come chiusi al 1 gennaio prossimo. Accorpati.

Il Pd, intanto, lancia una petizione in difesa dei presidi di giustizia, scettico, ormai da tempo, delle promesse fatte dal governo centrale.

“Ho raccolto le sollecitazioni – dice Marsilio – e confermo il mio impegno per arrivare a una soluzione definitiva. Ora tornerò a interloquire con il Ministro della Giustizia e il Presidente del Consiglio per individuare lo strumento migliore per garantire il loro futuro. Sono fiducioso nel percorso avviato, perché ha fondamenta solide e non ci sono condizioni che giustifichino passi indietro rispetto al lavoro fatto finora”.

Le solide certezze, però, non ci sono al momento. Neanche quelle di una proroga che va avanti da dodici anni.

“Definire la riunione interlocutoria è persino generoso per un presidente di Regione che vanta rapporti preferenziali con il governo centrale ma che non è in grado di portare a casa una proroga, figuriamoci la riforma della geografia giudiziaria – commenta così l’incontro Luciano D’Alfonso -. Ora, secondo gli impegni assunti da Marsilio, dovremmo attendere novità nelle prossime settimane, ma il tempo è contro di noi e dobbiamo continuare a tenere alta la battaglia in difesa della giustizia di prossimità”. Per questo D’Alfonso annuncia nuovi emendamenti “vista l’inerzia della destra di governo regionale e nazionale”.

Una “riunione imbarazzante” quella a Palazzo Silone secondo i senatori Fina e Di Girolamo, senza novità e contenuti: “Unica voce singolare quella dell’avvocato d’ufficio del Governo, candidato a sindaco per il centrodestra della città di Sulmona, Luca Tirabassi, che ha dimostrato una volta di più quanto prediliga la sua personale campagna elettorale alla battaglia per il territorio e per il tribunale di Sulmona – attaccano i due -. Da strenuo difensore della sua parte politica si è avventurato in un comizio a difesa del Governo Meloni, ignorando che nell’occasione il suo ruolo avrebbe imposto anzitutto la difesa degli interessi dell’ordine che presiede e la volontà di tenere unito il fronte territoriale. Invece si è avventurato in una polemica sul passato, ignorando tra l’altro che l’originaria riforma della geografia giudiziaria è stata votata dai parlamentari la 16ª legislatura, compresi gli Onorevoli del PdL Giorgia Meloni e Marco Marsilio. Ormai, come avevamo ampiamente previsto, la confusione dei ruoli in Tirabassi regna sovrana”.

1 Commento su "Tribunali, incontro in Regione: battaglia aperta, Marsilio più cauto. L’opposizione attacca Tirabassi"

  1. La speranza da ritrovare nella Valle Peligna passa ANCHE per il trubunale ñon SOLO per…
    Lo dica la campagna elettorale.ora

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