Tribunali alla clemenza della “Corte”

Nel sessantacinquesimo anniversario della rivolta di Jamm mo’, oggi, Sulmona, insieme ai compagni di “sventura” di Avezzano, Vasto e Lanciano, andrà a tentare probabilmente l’ultima carta utile per avere la “grazia” per il proprio tribunale. A differenza della rivolta borghese del 1957, però, non ci saranno camionette della Celere, né sampietrini e sassaiole, ma un più sommesso “ci rimettiamo alla clemenza della Corte” da pronunciare al cospetto della ministra Marta Cartabia.

E’ lei, e il suo ministero, infatti, a rappresentare l’ostacolo più grande, il muro di gomma, contro cui, dopo dieci anni di battaglie, si sono infrante la protesta e le richieste dei territori che vogliono conservare un presidio di giustizia.

E’ lei che oggi la delegazione abruzzese, capeggiata dal presidente della Regione Marco Marsilio e che vedrà al seguito gli Ordini forensi delle quattro città, dovranno convincere per concedere almeno una proroga di due anni per poter ridiscutere la geografia giudiziaria del Paese.

Ieri l’incontro istituzionale è stato anticipato da un altro incontro che la ministra ha concesso ai parlamentari abruzzesi, anche qui dopo mesi di insistenza. I parlamentari parlano di un “incontro utile” nel quale “la ministra si è detta consapevole della particolare situazione che vive l’Abruzzo colpito da due terremoti”, che in altri tempi sarebbe stato poco più di niente, ma che vista la chiusura avuta da questo governo sull’argomento sembra comunque un passo in avanti.

Gli addetti ai lavori si mantengono molto cauti e fanno bene, perché a dirla tutta gli ultimi eventi politici del Paese non hanno certo rafforzato le speranze per i tribunali minori abruzzesi, perché, in sostanza, hanno indebolito ulteriormente il potere contrattuale della politica e dei parlamentari nei confronti dell’esecutivo.

La rielezione, pregata, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha infatti ridotto gli spazi di influenza della politica che già aveva ricevuto schiaffoni a luglio scorso, quando la presidente del Senato Casellati aveva stralciato dal Decreto del Pnrr proprio l’emendamento per la proroga della chiusura dei tribunali abruzzesi, nonostante lo stesso avesse avuto l’appoggio e il via libera delle commissioni parlamentari e di tutti i gruppi.

Convincere la Cartabia non sarà facile: perché non ci sono armi per farlo e perché, in fondo, lei, insieme a Mattarella, erano parte della Corte Costituzionale che nel 2013 rigettò il ricorso incidentale avviato proprio dai tribunali minori contro quella legge di riordino.

Oggi, se non altro, si capirà se ci sono spazi per la proroga o se, come attualmente previsto, a settembre chiuderanno i quattro tribunali non provinciali abruzzesi.

23 Commenti su "Tribunali alla clemenza della “Corte”"

  1. Giusto chiudere.
    I nostri forensi devono viandare con il treno
    Ps
    A Paganica fanno i panini con la porchette

    • non sono un forense, tutt’altro, ma devo proprio dirti che il viandante, con solo biglietto di andata, dovresti essere tu perchè non riesci a renderti conto del disastro che aleggia.

  2. non sono un forense, tutt’altro, ma devo proprio dirti che il viandante, con solo biglietto di andata, dovresti essere tu perchè non riesci a renderti conto del disastro che aleggia.

  3. Tribunale soppresso già chiuso!!!! | 2 Febbraio 2022 at 08:33 | Rispondi

    Tra i due litiganti ,il terzo dice ci rimettiamo alla clemenza della legge “ORLANDO” (DEL P.D.DI PEZZOPANE LEGNINI)del 7:settembre 2012 n.155 che recita : soppressione di n.31 tribunali minori,QUINDI PIETEVE LU TRENE ,e nn se ne parli mai più!!!!!!

  4. Sulmonamoremio | 2 Febbraio 2022 at 08:58 | Rispondi

    Ma che cavolo di gente siamo noi sulmonesi. Tifiamo perché vengano soppressi n città pezzi di istituzioni che nessuno ci restituirà più. Non ci posso credere…

  5. Giusto chiudere altrimenti riaprire anche i tribunali già soppressi nel 2012

  6. Aldo, ma di dove sei? Spero non di Sulmona altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi.

    • San benedetto del tronto… 44.000 abitanti tribunale chiuso nel 2013 e accorpato ad Ascoli.. Qui 22.000 abitanti rimane… Allora bisogna riaprire tutti quelli chiusi

    • Non sono avvocato, non lavoro al tribunale, non ho il bar nelle vicinanze del tribunale e sono costretto a lavorare fuori sede da circa 10 anni.
      Se il tribunale resta aperto, non mi viene nulla in tasca, anche perché io già frequento la piazza aquilana per altri motivi. Mi resta anche più comoda!

  7. ..Aldo,ma come ragioni? Ognuno deve fare gli interessi del proprio territorio..vedi L’Aquila.
    Provate a togliere qualcosa lì….

    • Ma non è concepibile avere 8 tribunali in Abruzzo… Sulmona fa provincia? No.. San benedetto del tronto con 44 abitanti il tribunale è stato chiuso nel 2013 accorpandolo ad Ascoli allora riaprire anche quello

      • Sinte a esse nen sa manche andó sta de case | 2 Febbraio 2022 at 15:42 | Rispondi

        Ste fregnacce le puoi raccontare a quattro ‘ndutite…primo San Benedetto del Tronto non è MAI STATA sede di tribunale ma bensì, quando ci fu la riforma, sede distaccata di Ascoli; secondo chiedi a qualcuno di San Benedetto come vedono gli ascolani…terzo dovevano fare l’ospedale nuovo a San Benedetto cosa hanno fatto gli ascolani? Niente l’ospedale non si fa …quindi le tue fregnacce tiettele per te e nen te fa manche sentè dai sambenedettesi…

  8. Caro Aldo, premesso che non voglio credere che tu sia di Sulmona, anzi lo spero, ti chiedo se non sarebbe il caso di avere un po’ più
    a cuore gli interessi di questa città. Ma non ti sei ancora accorto che qui stanno desertificando tutto? Ma è proprio il caso di fare il filantropo contro gli interessi della città. Pensi che qualcuno a San Benedetto del Tronto si preoccupi dei destini di Sulmona e della Valle Peligna? Ora capisco perché ci siamo ridotti così. Speriamo che a Palazzo San Francesco non ragionano come te altrimenti siamo a posto.

  9. Un po’piu’ di sano patriottismo non guasterebbe in questa città.

  10. È facile a dire chiudiamo il tribunale. Aldo, se il tribunale di Sulmona ti sta così tanto sulle palle, pensa che a soffrire non sarebbero solo quelli che ci lavorano, ma purtroppo anche anche tante altre categorie di lavoratori che formano l’indotto. Ma tanto a te che ti frega, magari sei anche un pensionato..

  11. Niente a che fare con l’indotto delle fabbriche chiuse anni addietro per cui nessuno si è degnato di fare niente

  12. Quando fu di caserma, opm, presidi ospedalieri, scuole….dove stavano i nostri Perry Mason…

    Mo vann piagnenn….

    Si chiuda il Tribunale e si vada a L’Aquila

  13. Ti regalerò una rosa | 2 Febbraio 2022 at 13:44 | Rispondi

    Però a prendere il treno per L’Aquila sarà costretto anche qualcuno che,per sua sventura deve avere a che fare con un imbecille che commenta qui,per esempio. Per non parlare degli amici di Ateleta,Alfedena o Balsorano che sono leggermente più disagiati di chi deve percorrere la tratta San Benedetto Ascoli.E cosa dire poi delle varie mafie che incombono da sud e dall’altra sponda dell’Adriatico?

  14. Piangete e vi lamentate a Babbo morto. Ma, quando per 10 anni Ripensiamo il Territorio vi diceva di fare la Fusione del Centro Abruzzo con Sulmona Capofila, dove eravate? Cosa facevate?

  15. Il tribunale di Sulmona è uno spreco pubblico.. costa più di quello che rende.
    Se il privato cittadino per la sua causetta da 4 soldi deve andare all’Aquila, poco cambia.
    I casi penali del luogo, discussi in sede “esterna” sarebbero più imparziali e credo anche più duri.
    Le battaglie andavano fatte per il settore terziario, quello genera ricchezza in un territorio.
    Bisogna finanziare il territorio affinché gli imprenditori siano disposti a investirci.

  16. Squallore assoluto.
    Sulmonesi, anzi “Sulmontini” che tifano per la chiusura di uffici nella nostra città.
    Seguendo questa logica (se di logica può parlarsi), giusto sprofondare nel villaggio di campagna alle dipendenze di L’Aquila che stiamo diventando.
    Questi “Sulmontini” meritano di morire lentamente, insieme alla città che dovrebbero amare, ed insieme ai loro figli, che qui non avranno alcun futuro.

  17. Gioire per la soppressione del tribunale per fare un dispetto agli avvocati,per la chiusura dell’ospedale per dispetto degli infermieri,per la chiusura della caserma per dispetto dei carabinieri, della stazione per dispetto dei ferrovieri…armarsi tutti per difendersi da soli dai filibustieri.
    CHE SQUALLORE!!!
    Questo non significa avere il prosciutto davanti agli occhi,ma avere il porco sano sano.

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