Tribunale, visita a sorpresa del ministro: “Una struttura virtuosa, garantiremo l’accesso alla giustizia”

Visita a sorpresa questa mattina del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al tribunale di Sulmona: il Guardasigilli si è presentato senza preavviso alle 11,30 davanti a palazzo Capograssi per “toccare con mano la quotidianità che si respira ogni giorno nei luoghi della giustizia italiana”.
Una sorpresa gradita, segno dell’attenzione che il ministro ha detto di avere per i tribunali minori, meglio ancora in Abruzzo dove si vota. A fare gli onori di casa il presidente Giorgio Di Benedetto che prima di chiudersi in stanza con il ministro e con l’ordine forense (Piercarlo Cirilli) e la procuratrice Aura Scarsella, ha fatto visitare la struttura a Bonafede, soffermandosi sulle cartine geografiche e i grafici delle percorrenze appesi alle pareti e segno di una lunga battaglia in difesa del presidio che va ormai avanti da quasi sette anni.
L’apertura del ministro è stata importante: “Sulmona è una realtà virtuosa – ha detto – sia in termini di quantità che di qualità produttiva. Condivido l’importanza di valorizzare questi luoghi, l’obiettivo è di far sentire ai cittadini che lo Stato è vicino”. Il messaggio è chiaro: i numeri non contano di fronte al diritto di accesso alla giustizia: “L’Abruzzo ha peculiarità importanti – continua il Guardasigilli – tra queste quella geografica. Una cosa è essere distanti cento chilometri di autostrada, una cosa se quei cento chilometri sono di montagna. Noi dobbiamo orientare l’attività delle istituzioni a dare risposte a domande semplici, di accesso al servizio”. Il ministro fa l’esempio delle isole, ma il parallelo è solo di cortesia, perché il principio è che “noi ci avvicineremo dove possibile ai cittadini”. Il che non vuol dire, non solo, uffici di prossimità: “Ne apriremo mille, ma non sostituiscono i tribunali sia chiaro” aggiunge il ministro, ma anche e soprattutto che il blocco della Severino avrà un seguito per riorganizzare la geografia giudiziaria.
Qualche risposta la darà subito, “entro marzo”, sul personale e gli organici: “Tremila amministrativi in più in Italia e stiamo lavorando per dislocarli sul territorio – continua Bonafede – ma risposte daremo entro marzo anche sui tirocinanti (144 in Abruzzo senza lavoro, dopo otto anni, da agosto scorso, ndr), sia sugli assistenti giudiziari in attesa dello scorrimento della graduatoria, sia sulla magistratura onoraria”.
Poi il capitolo delle carceri, con l’annuncio dell’assunzione di 1.300 agenti e una task force per l’edilizia carceraria, con il recupero anche di caserme dismesse.
Dopo poco più di un’ora e mezza Bonafede risale in auto: dietro si lascia la soddisfazione degli addetti ai lavori e l’impegno di rimodulare al più presto una proposta per l’Abruzzo e per Sulmona in particolare. L’impegno c’è, le carte anche, l’impostazione del ministro dà, dopo tanti anni, ragione ad una battaglia su cui Sulmona non ha mai abbassato gli scudi.

5 Commenti su "Tribunale, visita a sorpresa del ministro: “Una struttura virtuosa, garantiremo l’accesso alla giustizia”"

  1. Anche qui “visita a sorpresa elettorale” 😉

  2. ANTONIO ROSMINI | 5 Febbraio 2019 at 19:09 | Rispondi

    PROMESSE ELETTORALI: STAREMO A VEDERE.
    NON VORREMMO CHE, ALLA FINE, AVRA’RAGIONE IL POETA:”ALL’APPARIR DEL VERO TU MISERA CADESTI…

  3. La chiusura del Tribunale di Sulmona, significa per Sulmona triplicare i posti di lavoro nel settore giustizia nel senso che nel, prossimo futuro, con il processo telematico e con il superamento delle circoscrizioni territoriali tutto il lavoro giudiziario si svolgerà in rete anche per i tribunali del nord Italia , quindi,da Sulmona o dal Sud si potrà lavorare anche per Brescia Trento Venezia Milano etc. ed è ben risaputo che i posti statali sono ambiti dalle più povere popolazioni meridionali e non proprio appetibili per la gente del nord . La chiusura del Tribunale quindi aprirà molte più opportunità lavorative.

    • Perciò anche tutta l’economia che ruota attorno diventerà telematica, ovvero ad esempio un caffè potranno addirittura venderlo da piazza Capograssi ad un avvocato di Brescia, giusto?! Che bello questo futuro!

  4. ANTONIO ROSMINI | 7 Febbraio 2019 at 10:50 | Rispondi

    Questi sono piu’ “bravi” dei democristiani.
    Che promesse ha fatto il ministro? Che il tribunale rimarrà Sulmona?
    Vedremo dopo le elezioni. Sveglia gente!!

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