Giudici, testimoni e avvocati su e giù per le scale: una mattinata movimentata quella di oggi al tribunale di Sulmona, dove l’impianto di registrazione dell’aula 2, quella al secondo piano, è andato in tilt, costringendo i giudici a fare la staffetta nell’aula 1 e il presidente di palazzo Capograssi, Giorgio Di Benedetto, a disporre provvedimenti drastici sull’uso e la regolazione degli spazi di palazzo di giustizia.
La rottura degli impianti di registrazione, infatti, è stata probabilmente dovuta alla loro manomissione da parte di qualcuno: se si sia trattato di un sabotaggio o di un incidente, non è chiaro. Certo è che, da oggi in poi, le aule del tribunale di Sulmona saranno sotto chiave. Letteralmente. E’ quanto deciso dal presidente di palazzo Capograssi che con una circolare ha vietato l’accesso alle aule di udienza in giorni diversi da quelli fissati per la trattazione dei procedimenti o per usi preventivamente autorizzati. “La cancelleria curerà la chiusura delle aule di udienza conservandone le chiavi, una copia delle quali – si legge nella nota di Di Benedetto – verrà consegnata al presidente dell’ordine degli avvocati che, a nome del consiglio, ne assumerà la custodia”.
Oggi al tribunale erano previsti ben tre ruoli di udienza che, nei fatti, si sono dovuti svolgere, nei casi in cui serviva l’acquisizione delle prove testimoniali, solo in un’aula, con una vera e propria staffetta tra i giudici. Un incidente di percorso che ha rallentato un bel po’ il normale svolgimento dei processi.
chi sa’!?